POTATURA
il Kiwi è il frutto dell'actinidia chinensis, pianta rampicante molto vigorosa, diffusa in Asia e in gran parte della Nuova Zelanda e dell'Australia, zone da cui è arrivato fino a noi l'utilizzo di questo frutto, verso la fine del XX secolo, quando in tutto il mondo si diffusero i kiwi di origine neozelandese; la coltivazione dell'actinidia in Italia ha preso molto piede, tanto che oggi l'Italia è il maggior produttore mondiale di kiwi. Le prime coltivazioni cominciarono in Trentino, oggi i kiwi si coltivano anche in Veneto, Piemonte, Friuli, Lazio, Puglia e Campania. Si tratta di una pianta rampicante molto fruttifera e vigorosa, e come ormai tutti sanno è una pianta dioica, ovvero i fiori maschili ed i fiori femminili sono presenti su piante diverse; per avere un buon raccolto occorre almeno una pianta maschile ogni 5-6 piante femminili.
Come giustamente fa il tuo futuro suocero, sono piante che vanno potate come le viti; bisogna però ben capire cosa significa questa frase; infatti se la tecnica di potatura ed il periodo sono decisamente simili a quelle attuate per la vite, in effetti l'actinidia si lascia un poco più lunga e con più rami e gemme, perché una singola pianta può sopportare più rami e frutti rispetto a quanti ne sopporta una vite (quindi in effetti avete ragione entrambi).
Quindi si potano le actinidie in febbraio-marzo (a fine inverno, quando non c'è più rischio di gelate intense); si procede potando vicino alla base i rami che hanno fruttificato l'anno precedete, e sui restanti rami si lasciano circa 5-6 gemme; se alla base della pianta si formano dei succhioni vigorosi, li si elimina; allo stesso modo si eliminano rami rovinati o intrecciati o che si sviluppano troppo fitti.
In molte zone, ogni 2-3 anni si pratica una potatura di svecchiamento, ovvero si accorciano tutti i rami, lasciandone solo un paio con almeno 3-4 gemme, per favorire lo sviluppo di una vegetazione più forte; questo tipo di potatura può portare ad uno scarso raccolto nell'anno in corso, ma favorisce raccolti più abbondanti negli anni a venire.
Quando sulla pianta sono già presenti i frutti, in genere si cimano i rami che portano i frutti, fino a 2-3 foglie dopo l'ultimo frutto, e si accorciano leggermente i rami che non portano frutti.
I kiwi sono piante resistenti, una volta a dimora da tempo, anche se è bene posizionarli in una zona del giardino riparata dal vento; necessitano di una concimazione a base di stallatico da fornire a ogni anno, a fine inverno; le annaffiature sono importanti, soprattutto quando la bella stagione si presenta siccitosa, ma evitiamo di lasciare le piante costantemente in un terreno umido o con acqua stagnante. Queste piante non amano terreni con PH molto alti, superiori a 7, dove spesso producono scarsi raccolti.