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Che vuol dire?

Che vuol dire?

Il dizionario della lingua italiana è costituito da più di 160.000 parole (con quelle tecniche e di ambiti specialistici si sale ad oltre 250.000 parole); una tale ricchezza di contenuti permette di classificare le parole in base a differenti criteri tra cui quello legato alla difficoltà di comprensione. Una parola difficile è un termine particolarmente complicato che mette alla prova la bravura e la cultura di chi tenta di individuarla.

Questa rubrica darà soddisfazione ai tuoi dubbi sulle parole difficili o insolite. Inviaci una richiesta specifica, la risposta sarà pubblicata.

spiegazione sottoAchille e Aiace giocano ai dadi (particolare dell'anfora a figure nere di Exachias; Musei Vaticani).

Ancestràle

Aggettivo.

Etimologia

Dal latino: antecessor = "predecessore".

Significato
  1. Ancestrale in generale indica qualcosa di molto antico. Avito, atavico: terrori ancestrali
  2. Ancestrale può anche riguardare un passato remoto, spesso con riferimento a dati e a motivi della discendenza e della tradizione sentiti come reconditi e inspiegabili, fuori dalla razionalità. E così, come in un rito ancestrale.
  3. In biologia: organo ancestrale, si dice di quello che si riscontra in animali fossili e che nelle specie viventi è atrofizzato o diversamente sviluppato.
  4. In genetica: tratto ancestrale, è il carattere plesiomorfo.
  5. Nella vinificazione: con metodo ancestrale si intende la rifermentazione in bottiglia, che genera le bollicine di anidride carbonica all’interno del vino, senza l'aggiunta di zuccheri, utilizzando unicamente quelli rimasti dopo la prima fermentazione. È un metodo impraticabile in Champagne, dove le uve non avranno mai la quantità di zuccheri necessaria per sviluppare il 12,5% di alcol e una pressione i 5 atmosfere. Ancestrale, perché un tempo era questo l’unico modo per ottenere vini frizzanti.
Sinonimi

Atavico, avito, primigenio, primordiale.
(che è sentito profondamente) congenito, connaturato, ingenito, innato, profondo, radicato.

sacchi e sacchi di cereali

Derrata

Avverbio.

Etimologia

Dal latino: denariata; derivata da "denarius" = denaro (erano identificati col denaro).

Significato
  1. Derrata è il nome generico di tutto ciò che si vende e si compera al mercato dei viveri, ma specialmente dei frutti che si raccolgono dalla terra, quali cereali, grano, olio, zucchero, caffè. 
  2. Nel commercio, ordine in derrate, è una cambiale contenente la promessa di consegnare o far consegnare, anziché una somma di denaro, una determinata quantità di derrate di un prodotto; tale ordine non è più disciplinato dalla legislazione vigente, ma ne è tuttavia praticato l’uso e riconosciuta la liceità. 
  3. (Raro) Derrata è il reddito di una proprietà; rendita o ciò che si ricava da una vendita.

Foggia regolabile per calzature

Fòggia

Sostantivo. Termine desueto.

Etimologia

Dal latino: Fòggiare = dar forma a checchessia. Derivato da fòvea = fòssa, incavo che calza a pennello con qualcosa.

Significato

Fòggia è un termine desueto sostituito da Moda, è rimasto nel verbo Sfoggiare.

Significato:

  1. In generale la fòggia è: Forma, Figura, Configurazione d'una cosa; Maniera, Guida, Modo d'essere o di procedere; e in particolare, di vestire, secondo paesi o tempi (quel che oggi dicesi Moda); onde poi il senso di Abito, Vestimento.
  2. La fòggia è la maniera con cui una cosa è fatta, la forma in cui si presenta. Spesso riferito all’abbigliamento, all’acconciatura: maniera di vestire, di esprimersi esteticamente; vestire alla foggia americana, moderna.
  3. La fòggia è una larga fascia di panno che costituiva parte del cappuccio maschile (cappuccio a fòggia) in uso dal secolo 13° al 15°: partiva dal cerchio di panno (mazzocchio) che fasciava la testa, e scendendo per lo più lungo la guancia sinistra, o dietro la nuca, veniva lasciata cadere al massimo fino alle spalle, oppure si rimboccava nel mazzocchio, in modo da farla pendere appena.
Sinonimi

Aspetto, forma, figura, conformazione; moda, modo di vestire, stile.

un desueto gettone telefonico

Desueto

Etimologia

Dal latino: desuescere, composto da de = "non" + suescere = "avere l'abitudine", quindi "non avere più l'abitudine".

Significato

Desueto è l'elegante termine per il caduto in disuso, per l'atrofizzato, per l'obliato: sarà desueta una parola - pur finissima - che quasi nessuno rammenta più; sarà desueta una vecchia legge ormai inosservata, ineffettiva; sarà desueto un sentiero che ha cessato d'essere percorso - che porta alla cella di un eremita, o al cippo in memoria di morti scordati, di cui i rovi si stanno reimpadronendo, ma non per questo meno prezioso.
Certo, l'attualità è un valore importante e imprescindibile, ma alle volte ciò che viene dimenticato merita d'essere riscoperto.

Sinonimi

Inedito, infrequente, inusitato, raro.

Contrari

Usitato, comune, diffuso, frequente, normale, ricorrente.

La cultura a portata di mano

Dittongo

Etimologia

Dal greco dìphthongos = "suono doppio".

Significato

Il dittongo è un gruppo di due vocali consecutive all'interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una "i" oppure una "u", corrispondente – a seconda della posizione nel gruppo – a una semiconsonante oppure ad una semivocale.

Esempi di dittongo
  • Si dicono dittonghi ascendenti i gruppi in cui la "i" o la "u" semiconsonanti si trovano in prima posizione: (ia, ie, io, iu) pianura, schiena, passione, fiume; (ua, ue, ui, uo) tregua, duemila, suicida, suono.
  • Si dicono dittonghi discendenti i gruppi in cui la "i" o la "u" semivocali si trovano in seconda posizione: (ai, ei, oi, ui) zaino, farei, foiba, lui; (au, eu) aumento, europeo.

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