
Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Marco Porcio Catone
Scrittore, politico e generale - vedi scheda...
(234 avanti Cristo - 149 avanti Cristo)
Versione latino
Melius acerbos inimicos mereri, quam eos amicos, qui dulces videantur: illos verum saepe dicere, hos numquam
Analisi del testo
È meglio avere degli acerrimi nemici, piuttosto che amici ruffiani: i primi spesso dicono il vero, i secondi mai
Locuzione nel De amicitia, 24, 90.
A volte si cosiderano amici persone che alimenano il nostro sentimento per fini personali, oppure non si riconosce gli ipocriti, quelli cioè che simulano i sentimenti.
Marco Porcio Catone
Scrittore, politico e generale - vedi scheda...
(234 avanti Cristo - 149 avanti Cristo)
Versione latino
Vir bonus dicendi peritus
Analisi del testo
Uomo di valore ed esperto oratore
Locuzione presente ne Libri ad Marcum 14.
Per Catone ancor prima della capacità oratoria l'uomo deve possedere una assoluta integrità morale ponendo al di sopra di ogni interesse personale il bene della Repubblica.
Marco Porcio Catone
Scrittore, politico e generale - vedi scheda...
(234 avanti Cristo - 149 avanti Cristo)
Versione latino
Pro beneficio gratiam referat, ut aliis recte facere libeat
Analisi del testo
(Chi comanda) Deve esprimere il suo apprezzamento per il lavoro ben svolto, cosicché agli altri risulti piacevole lavorare bene
Marco Porcio Catone
Scrittore, politico e generale - vedi scheda...
(234 avanti Cristo - 149 avanti Cristo)
Versione latino
Rebus in adversis animum submittere noli, spem retine; spes una hominem nec mortem relinquit
Analisi del testo
Nelle avversità non perderti d'animo, mantieni la speranza; solo la speranza resta con l'uomo anche in punto di morte
Non farti travolgere dalle avversità della vita; lascia che la speranza ti accompagni fino alla fine. È come dire "La speranza è l'ultima a morire".
Marco Tullio Cicerone (Cicerone)
Avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano,
(106 avanti Cristo - 43 avanti Cristo)
Versione latino
Serit arbores, quae alteri saeclo prosint
Analisi del testo
Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo
È un famoso motto latino, tratto dal capitolo ventiquattresimo del "Cato Maior de senectute" (Catone il vecchio, sulla vecchiaia), un'opera filosofica scritta nel 44 a.C. da Marco Tullio Cicerone poco prima della sua morte, e dedicata all'amico Attico.
Questo è un modo di pensare al futuro, soprattutto quello delle nuove generazioni. Sono le persone in età avanzata che devono pensare alla prossima generazione, con "piantagioni" che produrranno frutti nel tempo.