Due amici vanno al ristorante. Al momento del dessert il cameriere mette loro davanti un vassoio con due gelati, uno grande e l'altro più piccolo.
Il più svelto; Romeo, si accaparra quello più grande e comincia a mangiarlo, lasciando all'altro il più piccolo.
Quest'ultimo, Gianni, in attesa del conto, commenta amareggiato:
"Sono un po' disgustato dal tuo atteggiamento; io, se fossi stato il primo a servirmi, avrei preso senz'altro il gelato più piccolo..."
"E allora di che ti lamenti? - Risponde l'altro - In ogni caso ti sarebbe toccato il più piccolo..."
Digitale
Dall'inglese: digital (digitl) = cifra, derivato a sua volta dal latino 'digitus' = dito.
- In elettronica e in informatica, qualifica che, in contrapposizione ad analogico, si dà ad apparecchi e dispositivi che trattano grandezze sotto forma numerica, cioè convertendo i loro valori in numeri di un conveniente sistema di numerazione (di norma quello binario, oppure sistemi derivati da questo), sinonimo quindi di numerico; anche, qualifica delle grandezze trattate da tali dispositivi, e della loro rappresentazione: rappresentazione di dati (o immagini) in digitale, in formato digitale; calcolatore digitale, lo stesso che calcolatore numerico; effettuare una conversione da analogico a digitale, da digitale ad analogico ; firma digitale.
- Il digitale terrestre, sistema di trasmissione di segnali televisivi digitali attraverso una serie di ripetitori, collocati al suolo, che ne consentono la ricezione tramite le normali antenne; fotocamera (o macchina fotografica) digitale, apparecchio fotografico in cui la pellicola è sostituita da una memoria magnetica, che permette di inviare le immagini digitali per via telematica e di elaborarle su un calcolatore. Il termine può essere riferito, per estensione, anche a strumenti di misurazione o a indicatori che mostrino il valore di una grandezza direttamente in forma numerica; in particolare, orologio digitale, tipo di orologio, anche da polso, in cui l’ora, anziché essere indicata dalla posizione delle lancette sul quadrante, si legge direttamente in cifre su un indicatore numerico a cartellini mobili o a lampade elettriche (nei grandi orologi pubblici) oppure (negli orologi da tavolo o da polso)a led o a cristalli liquidi.
- Digitale: del dito, delle dita; fatto, compiuto con le dita: impronte digitali; percussione digitale; esplorazione digitale della prostata.
- Digitale: genere di piante scrofulariacee, a cui appartiene la specie Digitalis purpurea, nota anch’essa col nome di digitale o digitale rossa, erba perenne dell’Europa centrale e occidentale, con foglie radicali a rosetta, grandi, con lungo picciolo alato, fra le quali nel secondo anno si leva il fusto, alto fino a 1 metro, con foglie gradatamente decrescenti verso l’alto; i fiori, con corolla roseo-violacea, fatta a forma di ditale, sono riuniti in racemo e pendono tutti dallo stesso lato. Si coltiva come pianta ornamentale, ma soprattutto per uso farmaceutico; infatti, insieme a Digitalis lanata, fornisce particolari glicosidi costituenti di farmaci usati nella terapia di affezioni cardiache.
Sinonimi: (informatico) numerico; computerizzato.
"Mia moglie ha una paura tremenda dell'acqua" Dice un uomo al suo amico.
"E' normale. Molte persone hanno paura dell'acqua"
"Ma mia moglie esagera. Pensa che ieri, tornato a casa, l'ho trovata in bagno che si stava lavando la passera sotto la doccia e dietro di lei c'era un giovanotto in slip"
"E allora?"
"Niente mi ha spiegato che, per paura di annegare, si era fatta assistere dal bagnino della piscina comunale..."
Clearing
Inglese - Pronuncia: klìerin, derivato da 'clear' = «liquidare».
Nel linguaggio bancario, accordo di compensazione dei debiti con i crediti fra le varie banche di un paese; anche, accordo di compensazione dei debiti per le importazioni con i crediti per le esportazioni, pattuito fra due nazioni per evitare movimenti di valuta.
Per clearing house, espressione equivalente all’italiano: stanza di compensazione.
Lucio Apuleio
Madaura(Algeria,125 d.C.- 177 d.C.) Scrittore, filosofo, retore, alchimista. Da Apologìa, 80.
Insania scire se non potest, non magis quam caecitas se uidere.
La demenza non può riconoscere sé stessa, nello stesso modo con cui la cecità non può vedersi.