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Mercoledì, 05 Febbraio 2014 01:00

#Piante, metodi di #propagazione: propaggine e margotta

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Nell'immagine qualcuno taglia con un taglierino una talea di una pianta grassa

Esistono svariate tecniche per riprodurre le piante a partire da piante adulte; alcune si presentano piuttosto semplici da effettuare, mentre altre necessitano di una maggiore esperienza e tecnica.

LA PROPAGGINE

Si definisce propaggine la radicazione di un ramo che genera nuovi germogli una volta che è stato interrato. 
Molte piante attuano la propaggine in modo naturale, ma è possibile effettuarla anche con piante che in condizioni normali non la attuano.
Il periodo migliore per effettuarla è l'autunno, ma è possibile eseguirla nel corso di tutto l'anno. In genere, è una pratica usata per le piante che vivono in piena terra, tuttavia può essere possibile praticarla anche per le piante in vaso, sistemando accanto al vaso della pianta madre un altro vaso riempito con terriccio sciolto e ben fertilizzato, del tipo adatto alla pianta, in cui far radicare la propaggine.

Procedere così:

  1. Selezionare un ramo laterale di una pianta sana e vigorosa;
  2. e privarlo di tutte le foglie con esclusione di quelle all'apice;
  3. Con un coltello affilato praticare un'incisione superficiale dal basso verso l'alto, immediatamente sotto le foglie;
  4. Assicurare il ramo al terreno del vaso predisposto con una forcella e coprirlo con il terriccio solo nella parte che svilupperà le radici;
  5. E' possibile ottenere risultati migliori trattando la ferita con ormoni radicanti.

LA MARGOTTA

La margotta è una variante della propaggine: generalmente si utilizza quando non è possibile piegare i rami fino a terra e, di conseguenza, è necessario inserire il ramo in un diverso "contenitore", riempito di terriccio. Il periodo migliore per effettuare la margotta in genere è marzo-aprile.

Per effettuare con successo una margotta, procedere in questo modo:

  1. Selezionare un ramo laterale di una pianta sana e vigorosa;
  2. e privarlo di tutte le foglie con esclusione di quelle all'apice;
  3. Praticare un taglio obliquo a circa 15-45 cm dall'apice;
  4. Trattare l'incisione con ormoni radicanti;
  5. Riempire  l'incisione con sfagno (ovvero muschio a lenta cessione di acqua);
  6. e fissare del politene trasparente alla base dell'incisione stessa con nastro adesivo, legandolo strettamente;
  7. Riempire la sacca di politene con due parti di sfagno, una parte di torba e una parte di sabbia ben mescolate, fino a 6-8 cm sopra il taglio;
  8. Sigillare il politene anche in alto con nastro adesivo, in mo­do da evitare un'eventuale perdita di umidità;
  9. Quando le radici della nuova piantina si saranno formate, togliere l'involucro, separarla dalla pianta madre e rinvasarla subito nel composto di crescita in modo che si irrobustisca prima di metterla a dimora.
Letto 7579 volte Ultima modifica il Mercoledì, 05 Febbraio 2014 09:32
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