Che vuol dire?
Il dizionario della lingua italiana è costituito da più di 160.000 parole (con quelle tecniche e di ambiti specialistici si sale ad oltre 250.000 parole); una tale ricchezza di contenuti permette di classificare le parole in base a differenti criteri tra cui quello legato alla difficoltà di comprensione. Una parola difficile è un termine particolarmente complicato che mette alla prova la bravura e la cultura di chi tenta di individuarla.
Questa rubrica darà soddisfazione ai tuoi dubbi sulle parole difficili o insolite. Inviaci una richiesta specifica, la risposta sarà pubblicata.
Paleṡare
Etimologia
Dall'italiano: palese, a sua volta dal latino "palam" palesemente. Verbo transitivo ed intransitivo.
Significato
Come transitivo: manifestare, rendere noto, palesare un segreto; (Boccaccio) pensò di non palesare ad alcuna persona chi fossero; (Giusti) un sospiro palesa quello che celar vorrei.
Come riflessivo e intransitivo: manifestarsi, rivelarsi: al primo palesarsi della malattia, all’insorgere dei primi sintomi; (Boccaccio) le difficoltà si palesarono più gravi del previsto; disse il conte a Perotto che era in pensiero di palesarsi.
Aggettivi
Palese: manifesto, noto; palese incoerenza, sbaglio palese; (Metastasio) palese almen non sia.
Palesato: nel significato del verbo; anche participio passato.
Palesativo: atto a palesare.
Avverbio
Palesemente: in modo palese.
Sostantivo
Palesatore: che, chi palesa.
Sinonimi
Render pubblico, render noto, far conoscere, far sapere, scoprire, rivelare, svelare, mostrare, dimostrare, chiarire, evidenziare, dire, esprimere, riferire, esternare.
Contrari
Nascondere, celare, occultare, coprire.
Màdido
Aggettivo.
Etimologia
Dal latino: madère = essere molle, bagnato.
Significato
- Umido, bagnato alla superficie, si dice in particolare di parti del corpo in cui dalla pelle compaiono goccioline: avere la fronte madida di sudore, mani madide di sudore; cavalli madidi dopo una galoppata; le erbe dei campi madide di rugiada di primo mattino.
- (estensione letteraria) Illuminato, rischiarato: Nei crepuscoli madidi di luna.
Sinonimi
Bagnato, rorido, umido, fradicio, grondante, intriso di sudore.
Contrari
Asciutto, secco.
Saccènte
Oggi usato come dispregiativo una volta era una qualità. Rappresenta il secondo livello tra Presuntuoso, Saccente, Arrogante, Superbo e dio. Ovviamente il dio dice superbo agli altri, il superbo dice arrogante agli altri eccetera. Il presuntuoso invece dice agli altri: "stai zitto cretino".
Etimologia
Dal latino: sapiens + entis, participio presente di [sapere] cioè "essere saggio".
Significato
- Di persona che tende presuntuosamente a far mostra di ciò che sa o crede di sapere, che non perde occasione per intervenire su ogni argomento, ostentando in modo sussiegoso e irritante un sapere, spesso superficiale e, talvolta, anche presuntuoso: è un uomo saccente e noioso; è così saccente che nessuno la può soffrire.
- Per estensione: parlare con tono saccente; la sua aria saccente indispone tutti. Spesso sostantivato: detesto i saccenti; non fare il (o la) saccente!
- (Anticamente) Sapiente, istruito, e anche esperto, scaltro: con un saccente barattier si convenne del prezzo (Boccaccio).
Dispregiativi Diminutivi
Saccentèllo, saccentino, saccentuzzo: una studentessa un po’ saccentuzza.
Dispregiativi Accrescitivi
Saccentóne: quel saccentone deve sempre intromettersi e dire la sua.
Vanilòquio
Il Vanilòquio è un discorso inutile ma vero, reale e logico. In questo senso si distingue dal nonsense che invece è privo di senso comune, assurdo o illogico.
Etimologia
Dal latino: vaniloquium; vanus = vano, vuoto + loqui = parlare;
Significato
Discorso vano, vuoto, inconcludente, o perché futile e frivolo, o perché gonfio, ampolloso: i vaniloqui dei retori; la sua conferenza è stata tutta un vanilòquio; certi congressi si risolvono in un vanilòquio generale.
Verbo
Vaniloquiare (io vanilòquio, eccetera; ausiliare avere), raro: Fare discorsi inconcludenti, futili; perdersi in vaniloquî.
Sinonimi
Vaneggiare, delirare, farneticare, straparlare, sragionare, esser fuori di sé, non ragionare, non connettere, fantasticare, vagare con la mente.
Contrari
Ragionare, connettere, essere in sé.
Docimologia
La docimologia è un ramo della pedagogia che si può collocare specificamente tra le tecniche sperimentali.
Etimologia
Dal greco δοκιμ(άζω) "dokimí" (esaminare) + λογία "logía" (dottrina).
Neologismo del 1922, introdotto in Francia, da H.Piéron (con H.Laugier e D.Weinberg).
Significato
La docimologia studia come trovare parametri oggettivi per l'attribuzione di punteggi nelle prove. Oltre che degli esami veri e propri, la docimologia si occupa, più generalmente, di ogni procedura didattica che fa uso di determinati criteri nella valutazione dell’apprendimento, delle conoscenze o delle abilità.
Approfondimento su wikipedia...
Aggettivo
Docimològico plurale Docimològici – Ciò che riguarda la docimologia: metodi, criterî docimologici.