Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Publilio Siro
(Sententiae v. 452).
Pericla timidus etiam quae non sunt videt
Il pauroso vede i pericoli anche quando non ci sono!
Orazio
(Epist.. Il, 1, 156)
Graecia capta ferum victorem cepit
La Grecia conquistata (dai Romani), conquistò il feroce vincitore
Benché i romani avessero conquistato la Grecia, essi furono a loro volta conquistati e civilizzati con le lettere e gli studi. Ciò dimostra l'efficacia della cultura.
Vestigia di Roma antica - Palazzo imperiale al Palatino
Orazio
(Satire, Libro II, sat. VI, v. 1).
Hoc erat in votis
Questo era il mio desiderio
Il sogno di Orazio si è avverato.
La frase si può usare mutando a volte il verbo "erat" in "est", per esprimere un desiderio o un auspicio.
Tempio di Saturno - Foro romano - Roma
Giovenale
(Satire, XIII, 141).
Quia tu gallinae filius albae, nos viles pulli, nati infelicibus ovis
Poiché tu sei figlio della gallina bianca, noi siamo poveri pulcini nati da uova disgraziate
Costatazione del poeta che allude agli uomini; alcuni nascono sotto una buona stella, altri no.
Virgilio
(Egloghe, Il, 65).
Trahit sua quemque voluptas
Ciascuno ha le proprie inclinazioni.