Due sposini in camera d'albergo dopo la prima notte di nozze, lei sta scrivendo... lui le si avvicina con aria contrariata e le fa:
"Ma come, hai anche la forza di scrivere le cartoline?"
E lei: "Si, ma non sono cartoline, sai... scrivo a mia madre... a proposito come si scrive... cilecca?"
Lo sposino da qualche tempo non ce la fa
La moglie allora lo accompagna dal sessuologo, il quale, dopo averlo visitato, sentenzia:
"Lei è molto esaurito, forse ha un po' esagerato. Quante volte avete rapporti completi?"
"Tutti i giorni, geme l'uomo; spesso anche due volte al giorno"
"Ecco, per qualche tempo fatelo soltanto nei giorni con la «r», d'accordo?"
"Ascolteremo il suo consiglio, dottore" risponde la sposina, rassegnata.
Una sera, dopo un paio di settimane, alla sposina viene una grande voglia. Perciò, indossata la camicia da notte più provocante, si sdraia accanto al marito e comincia a sbaciucchiarlo ed accarezzarlo, facendo di tutto per eccitarlo.
Lui si blocca e fa: "Ma che giorno è oggi?"
E lei, subito: "Sabrato, tesoro..."
Bene, giovanotto, e mi dica: quanto guadagna col suo lavoro?
- Circa novecento euro al mese.
- Giovanotto, non mi faccia ridere, mia figlia quella cifra la spende solo per la carta igienica! Se ne vada e torni quando sarà un partito più passabile.
- Il giovanotto, avvilito, si allontana, e lungo il cammino incontra la fidanzata, la quale gli domanda:
Allora, com'è andata con mio padre? - Sta zitta, non voglio parlarti... cagona!
Due pazzi, evasi dal manicomio, camminano in mezzo ai binari della ferrovia
"Uffa - esclama uno dei due dopo mezz'ora - non finisce mai questa scala?""Non preoccuparti - risponde l'altro sentendo il fischio di un treno che si avvicina - sta arrivando l'ascensore..."
Lui: "Avresti qualcosa da obiettare se facessimo sesso?"
Lei: "Sinceramente non l'ho mai fatto"
Lui molto sorpreso: "Mai??? Davvero sei vergine?"
Lei: "Scemo! Non ho mai avuto nulla da obiettare!"
La gobba di Andreotti è la scatola nera dell'Italia...
Ecco quale è la risposta in quei luoghi, nel mondo, dove manca una vera e propria "cultura del caffè":
...ed ecco invece, qual'è la risposta alla stessa domanda in quei luoghi (come ad esempio l'Italia ) dove questa cultura è radicata ed ha modo di esprimersi in tutte le sue forme:
A scuola
La maestra:
"Luigino, io studio, tu studi, egli studia. Che tempo è?"
E lui: "Per me è tempo perso, signora maestra"
Una signora molto grassa parla con la sua amica
"Il mio medico mi ha proibito di mangiare gelati"
"E tu cosa fai?" Chiede l'amica.
"Li lecco!"
Manicomio criminale
Il nuovo arrivato viene messo in cella con un altro detenuto.
"Perché sei qui?"
"Io? Beh , sai ...è carnevale; ero sul terrazzo e gettavo fiori dal balcone...Mia moglie si chiamava Margherita!..."