Virna Lisi
Nome d'arte di Virna Pieralisi.
(Ancona, 8 novembre 1936 – Roma, 18 dicembre 2014), è stata un'attrice italiana.
Aforismi di Virna Lisi
- Spogliarsi troppo non serve mai: la vera ricchezza è possedere le cose e non mostrarle.
- Sono sempre stata orgogliosa di essere un’artista, ma anche una casalinga, una moglie e una madre e ora anche nonna.
- Quanti calci in faccia ho dovuto sopportare, a partire dalle attricette, amiche dei produttori, che mi rubavano i ruoli, anche quando avevo gia il contratto in mano.
- Vorrei vedere un Tg o aprire un giornale e leggere cose che mi facciano piacere, non solo notizie cattive, che avvelenano la giornata alla gente.
- Ho fatto la bella per molti anni e interpretare una brutta è stata una goduria.
- Ma quale Grace Kelly, ma quale cigno? Io so’ vera, come la Magnani.
- Essere carina non è sempre facile, soprattutto se si vuol fare cinema serio.
- Mi hanno sempre detto che sono algida. In realtà dentro sono un’Anna Magnani.
- Certo: i tempi sono cambiati, non possiamo fare paragoni. Ma se certe madri d’oggi, invece di andarsene in palestra con le amiche, stessero un po’ più col marito e figli, la loro famiglia non vacillerebbe tanto.
- È successo a tutti di avere una storia fuori dal matrimonio.
- È arrivata l'età delle rughe? Pazienza. Le rughe rappresentano il passato di ciascuno, e fanno parte della vita.
![Detti Latini: conosci il significato di [Ut enim non omne vinum,...]? De Senectute - l'arte di saper invecchiare, copertina del libro, l'illustrazione è un collage onirico di monete e busti con foglie e pign](http://ecx.images-amazon.com/images/I/71bUtuQSdaL._SL1443_.jpg)
Cicerone
(De senectute 65).
Ut enim non omne vinum, sic non omnis natura vetustate coacescit
Come infatti non tutti i vini, così non tutti i caratteri inacidiscono con il passare degli anni.
Significato
L’argomento della conversazione immaginata da Cicerone tra Catone il Censore, Gaio Lelio e Publio Cornelio Scipione Emiliano è la vecchiaia: l’anziano Catone, che al tempo del colloquio ha già 83 anni, servendosi di folgoranti esempi tratti dalla storia greca e romana, spiega ai suoi interlocutori i motivi per i quali l’età senile non è da considerarsi un male.
Onìrico
Nella mitologia greca Oniro era il dio del Sogno, figlio della Notte. Era rappresentato come un giovane vestito di bianco (sogno diurno) o di nero (sogno notturno) e da un corno da cui fuoriuscivano i sogni.
Etimologia
Il termine onirico deriva dal greco òneiros = "sogno".
Significato
- Onirico è un aggettivo che riguarda il sogno o i sogni, o che avviene, che si manifesta nel sogno: attività onirica.; la fase onirica del sonno; interpretazioni oniriche; visioni, immagini, scene oniriche; allucinazioni oniriche.
- Per estensione, onirico è ciò che ha caratteri analoghi a quelli del sogno; irreale, rarefatto, fantastico: un’atmosfera, un’esaltazione onirica ; il sapore onirico degli ultimi film di Fellini; disorientamento della coscienza che si manifesta nello stato crepuscolare onirico, senza distinzione tra fantasia e realtà.
- In psicanalisi, lavoro onirico (traduzione del tedesco Traumarbeit), l’insieme delle operazioni psichiche per mezzo delle quali colui che sogna traduce il contenuto latente del sogno (e cioè i desiderî proibiti che questo tende a esaudire) in un contenuto manifesto, che possa essere accettato e, quindi, ricordato nello stato di veglia.
Sostantivi
Onirismo: delirio onirico.
Onirologìa: è la disciplina che ha come oggetto lo studio dei sogni.
Oniromanzìa (oneiromanzìa) è tecnica di divinazione basata sull'interpretazione dei sogni. Ha qualche attinenza con "la Smorfia" o "libro dei sogni", una pratica legata alla superstizione che pretende di ricavare numeri da giocare al lotto partendo dai simboli sognati.
Sinonimi: fantastico, immaginario, irreale, sognato, surreale, visionario.
Un'anziana signora si reca da un medico per una visita di controllo
Il medico, dopo averla visitata attentamente, passa alla parcella:
"Signora, fanno duecento euro..."
La signora sorpresa:
"Dottore, a me sembra un prezzo esagerato per appena venti minuti di diagnosi!"
"Signora... io ho studiato per trent'anni!!!"
"Mi scusi, ma se lei è un ciuccio non è mica colpa mia!!!"
Cul-de-sac
Anche nella traduzione italiana "cul di sacco" o anche "culdisacco".
Etimologia
Modo di dire Francese - Pronuncia: cù-d-sach = fondo del sacco.
Significato
- Vicolo cieco, strada senza uscita.
- In senso figurato [essere, trovarsi in un culdesac] in una situazione molto difficile, di cui non si riesce a trovare la soluzione
- In anatomia, cavità a fondo cieco; in particicolare, cul-de-sac (o cul di sacco) di Douglas, lo stesso che sfondato di Douglas.
Sinonimi
Impasse, difficoltà, problema, ostacolo, intoppo, incaglio, arresto, blocco, stallo, panne, vicolo cieco, strada senza uscita.
Contrari
Facilitazione, agevolazione, aiuto.