Nèmesi
Etimologia
Dal greco: "nèmesis" punizione, derivato del verbo "nèmein" distribuire. Sostantivo.
Significato
Nèmesis è la personificazione nella mitologia greca e latina della giustizia distributrice.
Evento, situazione negativa che si presume debba seguire periodi eccessivamente fortunati a titolo di giusta compensazione: la campagna di Russia fu la nemesi di Napoleone.
Nemesi storica: giustizia riparatrice di torti e delitti non nei responsabili, ma nei loro discendenti.
Sinonimi
Vendetta, castigo, fato vendicatore, giusta vendetta.
Marito e moglie stanno sistemando il loro giardino
Lui la guarda e non fa a meno di esprimere un suo commento:
"Cavoli, a ben vedere, il tuo sedere è grande quanto un barbecue!..."
La moglie finge di non sentire il tremendo commento e continua a lavorare.
La sera, a letto, quando il marito si avvicina con chiare intenzioni ..., lei:
"Se pensi che accendo il barbecue per una misera salsiccia ti sbagli di grosso!"
Panacèa
Dal greco: panàkeia; composta da “pan”= tutto + “akèisthai” = guarire
Significato
Nome dato dai Greci e dai Latini a varie piante (tra cui Heracleum sphondylium, detto ancor oggi pànace) alle quali si attribuivano virtù magiche nella guarigione di certe malattie; rimasto poi nell'uso per indicare il preteso rimedio di ogni male, è stato riferito di volta in volta a diversi prodotti ritenuti miracolosi. Panacea universale, denominazione assegnata dagli alchimisti al chermes, minerale ritenuto capace, oltre che di guarire ogni male, anche di prolungare indefinitamente la vita.
Per estensione
Rimedio universale, capace di risolvere ogni problema, di correggere ogni difetto, di guarire da ogni male: la legge sull'equo canone era stata presentata come una panacea per il problema della casa.
In senso figurato
beneficio, sollievo, consolazione
Sinonimi
toccasana, rimedio universale, medicina, cura, medicamento, terapia, balsamo
Contrari
male, danno, guasto
Ingenuità
Una signora, dopo varie peripezie, riesce a trovare una donna di servizio. Bella, soda, vigorosa e ciociara. Dopo qualche giorno la signora parla della nuova cameriera con il figlio di sette anni:
"Che cosa ne pensi di Assuntina?" Chiede la madre.
"Assuntina è una santa"
"Beh...non esageriamo, va bene che in questi giorni stai studiando catechismo!..."
"No, no... a me sembra una santa! L'altra mattina sono entrato in camera sua e lei era tutta nuda con le braccia alzate e gridava: Dio mio, vengo!... E meno male che c'era papà che la teneva per il sedere, se no volava in cielo!"