Curry
Inglese, pronuncia: köri.
In Italia la pronuncia kerri, ormai consolidata, sostituisce quella corretta.
Etimologia
Il termine curry è inglese ed è la traslitterazione fonetica del nome tamil cari, che significa salsa o zuppa. I britannici arrivati in India hanno acquisito questo termine nella loro lingua, indicando la mistura di spezie piuttosto che il piatto cucinato: così è nato il curry.
Significato
- Il curry è una miscela, di origine indiana, di spezie pestate nel mortaio che formano una polvere giallo-senape fortemente profumata. Corrisponde all'indiano masala, che comprende una varietà di miscele tipiche.
- In altri paesi occidentali, più correttamente, con il termine curry si indicano invece una varietà di piatti speziati della cucina del sud-Asiatico, a base di carne e/o vegetali.
Composizione
A seconda della formulazione si avrà un curry "mild" ovvero mediamente piccante, o "sweet" ovvero molto piccante (contrariamente a quanto il termine sweet = "dolce" potrebbe far pensare).
La formulazione classica del curry comprende: pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma e anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano, cardamomo.
Curiosità
Nel XX secolo il piatto curry è stato impiegato dall'esercito inglese e dalla marina nipponica come razione base per i propri soldati. Oggi è impiegato dalle forze di autodifesa giapponesi.
L'esistenza della "polvere di curry" invece è dovuta al periodo coloniale inglese nel subcontinente. Quando gli ufficiali in congedo tornavano in patria, acquistavano dai loro servi o dai cuochi delle polveri pre-miscelate di spezie da aggiungere alle loro pietanze in modo da portare in Inghilterra quei sapori esotici. Normalmente, in India, prima di quel periodo non si considerava il "curry" come un mix univoco e predeterminato ma ogni cuoco aggiungeva alla sua minestra le varie spezie.
Il termine curry, oggi designa una varietà di miscele, in uso principalmente nel sud-est asiatico, meno note con i loro nomi specifici, di cui il più diffuso è il green curry o kaeng khiao wan thailandese, polvere verde contenente varietà orientali di basilico. Molto diffusi sono anche il kaeng kari o curry giallo, kaeng phet o curry rosso, curry diabolico in uso a Singapore e Malacca (con Noce indiana e Galangal), Prik khing curry di tradizione cino-thailandese, il massaman curry o nam phrik kaeng massaman, il curry giapponese o karē, e molti altri che oltre o in sostituzione degli ingredienti del curry indiano possono contenere citronella, scalogno, coriandolo, peperoncino, cumino e altre spezie o essenze.
Cicerone
Homo summo pudore
Uomo di grande onore
Malazzato
Aggettivo
Etimologia
Il termine malazzato deriva dal latino malus = "cattivo".
Significato
Un malazzato oppure ammalazzato è una persona afflitto dai fastidiosi disturbi di uno stato di salute cagionevole; chi è malaticcio: è sempre malazzato, poveretto!
Rientro fuori orario
"Che ora è?" Domanda la moglie, svegliandosi, al marito appena rientrato.
"La una, cara; dormi pure tranquilla"
In quel momento la campana della vicina chiesa batte quattro rintocchi.
E l'uomo fortemente contrariato:
"Abbiamo capito, è l'una! Che bisogno c'è di ripeterlo quattro volte!"
Kitsch
Tedesco, pronuncia: kec.
Etimologi
Il termine kitsch è il diminutivo di kitschen = "raccogliere la polvere dal pavimento con la scopa".
Significato
- Il termine kitsch era inizialmente usato per descrivere oggetti di cattivo gusto. Il kitsch è spesso associato a tipi di arte sentimentali, svenevoli e patetici; il termine può comunque essere utilizzato per descrivere un oggetto artistico che presenta una qualsiasi mancanza: una delle caratteristiche di questo tipo di arte consiste, infatti, nel tendere ad essere una imitazione sentimentale superficiale e teatrale. Si sottolinea spesso la mancanza, negli oggetti chiamati kitsch, del senso di creatività ed originalità propri dell'autentica arte.
- Kitsch anche come aggettivo: una tela kitsch.