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Sabato, 08 Agosto 2015 02:00

La #PressioneArteriosa

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Il cuore, con le sue contrazioni, impartisce al sangue una forza che si esprime con una pressione che viene esercitata contro le pareti dei vasi in cui scorre.

La fase in cui il cuore si contrae spingendo il sangue all'interno del sistema arterioso viene denominata SISTOLE. La pressione generata in questo momento, viene pertanto definita PRESSIONE ARTERIOSA SISTOLICA (detta anche MASSIMA ).
Durante la fase successiva il ventricolo sinistro si "rilassa" e si riempie di sangue: questa fase è chiamata DIASTOLE. Mancando la spinta del sangue che proviene dal ventricolo sinistro, la pressione arteriosa si riduce: questo valore viene definito PRESSIONE ARTERIOSA DIASTOLICA (detta anche MINIMA).

La pressione arteriosa

  • (prevalentemente la sistolica) aumenta con l'età, quale conseguenza principalmente della maggiore rigidità dei vasi arteriosi;
  • è differente da uomo a donna, in quanto la donna ha una pressione arteriosa 5-7 mmHg inferiore a quella dell'uomo;
  • è differente da razza a razza, esempio gli individui di razza nera presentano una pressione arteriosa più elevata rispetto ai bianchi;
  • qualora la pressione arteriosa sia automisurata a domicilio, al valore letto dovranno essere aggiunti 5 mmHg,  a causa di una maggiore rilassatezza confermata dalla statistica;
  • (sia sistolica che diastolica) subisce delle variazioni durante la giornata: è più alta al mattino, appena svegliati, si riduce un po' nelle ore successive e tende ad aumentare nuovamente verso sera. Durante il sonno invece, la pressione arteriosa si riduce a valori inferiori rispetto a quelli del giorno;
  • (sia sistolica che diastolica) aumenta inoltre durante uno sforzo fisico e sovente quale conseguenza di fattori emotivi. Quest'ultimi condizionano notevolmente i risultati di una rilevazione: è stato osservato infatti, che la pressione arteriosa misurata dal medico è spesso più alta di quella rilevata da un'infermiera, mentre i valori misurati dal paziente stesso o da un familiare sono in molti casi ancora più bassi.

Corretta misurazione

Per evitare di classificare erroneamente una persona come normotesa od ipertesa bisogna tenere in considerazione quanto detto fino ad ora ed inoltre seguire alcune regole:

  • è possibile effettuare il rilevamento da soli solo se si utilizza un apparecchio automatico, l'auto-insufflazione del bracciale dello sfigmo-manometro potrebbe determinare di per sé un incremento dei valori;
  • il soggetto deve essere sdraiato o seduto da almeno 5-10 minuti;
  • con il braccio libero da indumenti;
  • appoggiato su una superficie piana;
  • se è seduto, il braccio deve essere all'altezza del cuore;
  • il palmo deve essere rivolto verso l'alto;
  • il soggetto deve essere rilassato, in posizione comoda, in un ambiente tranquillo, a temperatura confortevole;
  • è necessario evitare di misurare la pressione subito dopo l'ingestione di pasti copiosi o dopo aver fatto uno sforzo fisico o avere subito una forte emozione;
  • non bisogna avere fumato nei 15-30 minuti precedenti, né avere assunto caffè od altre bevande contenenti caffeina;
  • è opportuno inoltre aver precedentemente svuotato la vescica.

La prima volta la pressione va misurata in ambedue le braccia ed annotata. In caso di differenza significativa tra i due arti, le successive misurazioni andranno effettuate sul braccio con pressione più elevata.

E' opportuno ripetere la misurazione, calcolare la media delle 2 misurazioni e di essa tenere conto. Prima di eseguire la successiva misurazione, è necessario sgonfiare completamente il bracciale ed attendere 2-3 minuti per lasciare defluire il sangue.

Definizione di ipotensione e ipertensione arteriosa secondo l'OMS

I valori normali di pressione arteriosa devono essere inferiori a 140/90 mmHg;
Valori pressori inferiori a 120/80 mmHg sono considerati ottimali.

IPERTENSIONE ARTERIOSA è la pressione che in più rilevazioni è uguale o superiore al valore di 140 mmHg di sistolica (IPERTENSIONE ARTERIOSA SISTOLICA) o 90 mmHg di diastolica (IPERTENSIONE ARTERIOSA DIASTOLICA).

IPERTENSIONE ARTERIOSA

Ottimale

Normale

Ipertensione
di Grado 1
(
lieve)

Ipertensione
di Grado 2
(
moderata)

Ipertensione
di Grado 3
(
grave)

Sistolica

(mmHg)

< 120

< 130

140-159

160-179

> 180

Diastolica

(mmHg)

< 80

< 85

90-99

100-109

> 110

*Classificazione dei valori di pressione arteriosa secondo l'OMS

Sintomi:

  • prevalentemente asintomatica;
  • frequenti -ma improvvisi- mal di testa, a volte collegati con capogiri e/o formicolio al viso;
  • sensazione di testa pesante;
  • ronzii alle orecchie;
  • sentire le pulsazioni del cuore nella testa, nelle orecchie;
  • eccessivi episodi di sanguinamento dal naso.

Consigli:

  • recarsi dal medico;
  • ridurre l'apporto di sale e sodio;
  • aumentare quello di potassio (tramite un generoso consumo di frutta, verdura e alimenti integrali)
  • ridurre i caffè;
  • bere di più -acqua- con poco apporto di sali minerali;
  • evitare bevande energetiche;
  • limitare alcolici e fumo;
  • la palestra può essere utile sia nella prevenzione che nella cura della patologia;
  • controllare il peso corporeo.

IPOTENSIONE ARTERIOSA

Ottimale

Normale

Ipotensione
di Grado 1
(
bassa)

Ipotensione
di Grado 2
(
troppo bassa)

Ipotensione
di Grado 3
(
pericolosa)

Sistolica

(mmHg)

> 120

< 130

90-61

60-59

< 50

Diastolica

(mmHg)

> 80

< 85

60-41

40-34

< 33

*Classificazione dei valori di pressione arteriosa secondo l'OMS

Sintomi:

  • prevalentemente asintomatica;
  • senso di spossatezza;
  • malessere generalizzato;
  • sonnolenza;
  • giramenti di testa se non addirittura svenimenti;
  • a volta anche nausea, vertigini;
  • tachicardia;
  • mal di testa;
  • pelle pallida, fredda e sudata.

Consigli:

  • recarsi dal medico;
  • aumentare l'apporto di sale e sodio;
  • bere di più -acqua- con apporto di sali minerali;
  • bere bevande energetiche, caffè e té (non eccedere comunque);
  • mangiare liquirizia e cacao;
  • evitare la disidratazione;
  • attenzione all'alcool;
  • attenzione nelle giornate di forte caldo;
  • evitare pasti troppo abbondanti;
  • passare lentamente dalla posizione sdraiata a quella eretta o viceversa da quella eretta a quella piegata.
Letto 4493 volte Ultima modifica il Venerdì, 07 Agosto 2015 16:15
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