Sembrerebbe, infatti, che il prodotto dei laboriosi insetti, riduca notevolmente i tempi di guarigione di alcune ferite causate da scottature ed ustioni. I ricercatori, facenti capo all’equipe della Clinical Trials Research Unit della University of Auckland, in Nuova Zelanda, hanno infatti realizzato, dopo una serie di studi e di accurate sperimentazioni, che il miele potrebbe potenzialmente rappresentare una valida alternativa alle medicazioni tradizionali nel trattamento delle ustioni.
Secondo quanto dichiarato dall’autore stesso dello studio, responsabile principale di questa ricerca, il dottor Andrew Jull:
Stiamo trattando questi risultati con cautela, ma sembra che il miele possa contribuire ad accelerare la guarigione in alcune ustioni.
Il miele è stato utilizzato nel trattamento delle ferite fin dai tempi antichi, in particolare ci sono ampi trattati nelle culture antiche egiziana e dei maia e in quella più moderna greca. Il meccanismo d’azione non è chiaro. Mentre il miele può aiutare a rimuovere il corpo morto dei tessuti e fornire un ambiente favorevole per la crescita di nuovi tessuti sani, l’attuale interesse per i medicinali ricavati dal miele si concentra in gran parte sui suoi effetti antibatterici.
Il macrostudio realizzato dai ricercatori riunisce i dati di 19 studi clinici che coinvolgono 2.554 pazienti con una gamma di diverse ferite. Il miele è risultato essere maggiormente efficace nel ridurre i tempi di guarigione rispetto ad alcune garze e medicazioni ultramoderne, che sono spesso utilizzati per il trattamento di ustioni moderate. Tuttavia, i ricercatori non sono stati in grado di dimostrare chiari benefici per la guarigione di lacerazioni, ferite chirurgiche e altre abrasioni.
Gli studiosi sconsigliano dunque di utilizzare il miele per il trattamento di altri tipi di ferite. Come spiega il dottor Jull:
I servizi sanitari dovrebbero investire in trattamenti che hanno dimostrato ampiamente la loro efficacia. Da parte nostra, non mancheremo di svolgere nuove ricerche per cercare di stabilire con precisione l’effetto del miele e il modo in cui agisce sulle ferite.
Precisa Jennifer Eddy, che sta completando uno studio sull'uso del miele nel trattamento contro le ulcere da piede diabetico all'Università del Wisconsin:
Le sue proprietà derivano dalla capacità del miele di stimolare la produzione delle citochine (proteine molto importanti nella risposta immunitaria) e dei monociti (cellule del sistema immunitario). Durante la sperimentazione, effettuata con miele di Manuka, è stato isolato un componente che stimola la produzione di TNF-alpha (citochina proinfiammatoria sintetizzata in seguito a stimoli infiammatori e infettivi). Grazie a questa scoperta si potrebbero sviluppare delle terapie per la guarigione di ferite acute e croniche.