Pagina 2 di 3
Livelli e stati
Il coma può instaurarsi improvvisamente, oppure in modo lento e progressivo esso inoltre può essere di grado variabile -essenzialmente- in 4 livelli: Al primo stadio ci si sveglia in pochi giorni. Nel secondo e nel terzo stadio i tempi del risveglio, quando la situazione non evolve in peggio, sono decisamente più lunghi. L'ultimo livello di coma è invece quello irreversibile.
Questi alcuni degli stati più comuni:
- superficiale - le diverse attività riflesse (per es. i riflessi sfinterici, pupillari, corneali, della deglutizione, dei muscoli scheletrici) possono essere mantenute o solo attenuate. A questi caratteri generali si possono poi associare altri sintomi evidenziabili a carico di diversi apparati, sintomi che variano a seconda della causa che ha determinato l'insorgenza del coma.
- profondo - nel coma profondo può scomparire qualunque forma di reattività.
- irreversibile - il cervello non ha più attività elettrica. Il coma irreversibile o coma depassé, è lo stadio di coma durante il quale non si registra più alcuna attività elettrica del cervello. Uno dei segnali dell'irreversibilità è che le pupille non reagiscono più alla luce. Un paziente in coma irreversibile non è più padrone di nessuna delle sue funzioni vitali.
- vegetativo - lo stato vegetativo persistente è una specie di evoluzione dello stato di coma, il paziente ha danni gravissimi alla corteccia cerebrale e di conseguenza non ha nessuna coscienza di sé, né dell'ambiente che lo circonda. Ma mantiene la funzionalità degli organi, anche dei polmoni. Per questo può respirare da solo.
- morte cerebrale - si può procede all'espianto degli organi. La morte cerebrale è la condizione sine qua non perché si possa procedere all'espianto degli organi. Il paziente è praticamente morto. L'elettroencefalogramma è piatto, non si registra nessuna funzione motoria, sono assenti sia il ciclo del sonno, sia la coscienza di sé, sia la percezione del dolore.