I bambini, i cui idoli e punti di riferimento sono i genitori, danno un'interpretazione alle loro parole di totale aderenza al significato letterale di esse, ecco perché ci sono frasi che non andrebbero mai dette loro.
Queste sono alcune, prima di usarle, tentate di contare fino a 3!
1. Sbrigati
"Sbrigati" o "Forza" è la parola d'ordine del genitore, fateci caso, soprattutto la mattina, quando si accompagnano i figli a scuola: non ce n'è uno o una che non lo dica al proprio figlio, che annaspa dietro all'adulto, tentando di tenere il passo.
E più diciamo loro di sbrigarsi, più si sentono inadeguati e colpevoli della loro lentezza. Quasi un peso per i genitori. Viceversa, possono attuare situazioni opposte e rallentare di proposito.
Nella realtà i bambini non hanno lo stesso senso del tempo degli adulti: il ritardo, la puntualità, è un concetto non ancora loro, sta invece ai genitori adeguarsi ai loro tempi, e cercare di calibrare le scadenze seguendo i ritmi dei più piccoli. E se allora bisogna dire "Sbrigati" in continuazione, vale la pena prepararsi con 10 minuti d'anticipo, per evitare l'ansia in tutta la famiglia
2. Lo faccio io, tu non sai farlo
Con una frase del genere generiamo nel bambino la perdita di iniziativa. Si sentiranno incapaci e goffi, e non avranno più fiducia nelle loro azioni e nel futuro.
Proprio per evitare di innescare meccanismi del genere, lasciate che i bambini facciano, anche se non faranno come voi, purchè si invogli la loro iniziativa e la loro autostima.
3. Come sei lento (o disordinato, noioso...)
Le frasi possono essere molteplici, a seconda dell'aggettivo che segue, ma il significato sarà sempre lo stesso: "se mamma (o papà) dice che sono così allora lo sono davvero". Questo è il pensiero che si concentrerà nella mente del bambino, e sarà maggiore tanto quante più volte ascolterà queste parole.
Mutate piuttosto queste frasi leggermente, e vedrete che il significato cambierà totalmente: "Cerca di essere più ordinato" ha un altro impatto.
4. Smettila subito
Se un adulto ricevesse un imperativo simile sicuramente si sentirebbe offeso, o risponderebbe per le rime. Con un rimprovero del genere i bambini si sentono privati dei loro diritti, impotenti, la reazione, a seconda delle età potrebbe portare a una protesta, fino ad una chiusura, nel caso di un adolescente.