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Che vuol dire?

Che vuol dire?

Il dizionario della lingua italiana è costituito da più di 160.000 parole (con quelle tecniche e di ambiti specialistici si sale ad oltre 250.000 parole); una tale ricchezza di contenuti permette di classificare le parole in base a differenti criteri tra cui quello legato alla difficoltà di comprensione. Una parola difficile è un termine particolarmente complicato che mette alla prova la bravura e la cultura di chi tenta di individuarla.

Questa rubrica darà soddisfazione ai tuoi dubbi sulle parole difficili o insolite. Inviaci una richiesta specifica, la risposta sarà pubblicata.

 Ametista

Dal greco: améthystos = "non ebbro".

E'una varietà violacea di quarzo, tipica delle rocce basaltiche, che è stata sin dal 3000 a.C., in Egitto e in Mesopotamia, una delle gemme più utilizzate per la creazione di gioielli, sigilli e intagli.
Una leggenda mitologica spiega che Ametista era una ninfa dei boschi di cui Bacco, il dio del vino, si era invaghito; ma la fanciulla, per sfuggire allo sgradito corteggiamento, si rivolse a Diana, che la trasformò in un limpido cristallo. Adirato, Bacco vi rovesciò addosso la sua coppa colma di vino, conferendogli così un delicato colore violetto, insieme al potere di proteggere dagli inebrianti effetti della bevanda a lui cara.
I Greci ritenevano che costituisse un eccellente rimedio contro gli effetti dell'alcool e i Romani contribuirono ad alimentare questa leggenda.
Il suo utilizzo è ancora principalmente mirato alla produzione di gioielli, coppe o calici.
L'ametista, secondo la cristalloterapia allontana gli incubi e rafforza la chiaroveggenza e la capacità di sognare. Inoltre, è particolarmente utile per aumentare l'autostima, rafforzare la volontà, la memoria e l'autocontrollo. 
Cura e dissolve le emicranie di origine nervosa e le affezioni degli occhi. Se si mette un'ametista nella crema per il viso avrà qualità antiacne.
Come molte altre pietre preziose, anche l'ametista è associata allo zodiaco; per gli astrologi infatti, governa e protegge i nati sotto il segno dei Pesci, oltre ad essere associata al pianeta Saturno.

Antìpode (o antìpodo)

Dal greco: antìpodes, composto da "anti" = contro, e "pous-podòs" = piede.

Significati

Al plurale: antipodi. Secondo gli antichi Greci, abitanti di un’ipotetica terra diametralmente opposta alla Terra conosciuta.

Per estensione

Più comunemente, paesi o punti che nella sfera terrestre sono diametralmente opposti fra loro:
stare, abitare agli antipodi. Legge degli antipodi (o legge delle opposizioni diametrali), espressione
con cui si indica la constatazione geografica per cui, a posizioni diametralmente opposte sul globo terrestre, corrispondono in molti casi condizioni di natura opposta (per es., se a un estremo vi è una terra all’altro vi è un mare, e viceversa). In usi figurati: abitare agli antipodi, in luoghi molto distanti (anche di uno stesso paese, o di una stessa città). Inoltre: essere agli antipodi, seguire idee, concezioni opposte: il mio comportamento è agli antipodi, come anche le mie idee.

  • In botanica, cellule antipodi, gruppo di tre cellule che si formano nel sacco embrionale delle angiosperme, dalla parte opposta all’oosfera, al polo calazale: avendo perduto la capacità riproduttiva, non hanno funzione determinata e scompaiono dopo la fecondazione. 
  • In chimica fisica, antipodi ottici, stereoisomeri che differiscono tra loro per una diversa distribuzione spaziale degli atomi.
 Sinonimi

regione remota
(In senso figurato) avere idee opposte

Abigeato

Dal latino giuridico: abigeatus, astratto di “abigeus” = ladro di bestiame; dal verbo: abìgere composto da ab (via) – àgere (portare)

Significato

Reato consistente nel furto di bestiame, tipico delle società di tipo agricolo-pastorale.

Sostantivo

Abigeo è colui che si è macchiato del reato di abigeato

Verbo

Abigere : rubare tre o più capi di bestiame raccolti in gregge o in mandria ovvero di animali bovini ovini od equini anche non raccolti in mandria.

Omògrafi

Dal greco: omògraphos; composto da “omo” = uguale, e “graphos” = scrittura.

Significato

Di parole che hanno la stessa grafia ma origine, significato e a volte pronuncia differenti.
Esempio di omografo: "venti" con accento acuto: vénti è il numero 20; con accento grave: vènti sono folate di aria; così come "àncora" ed "ancòra", stessa scrittura ma accenti diversi con significati completamente differenti.

Omografìa è la caratteristica delle parole scritte allo stesso modo.

Genìa

Dal greco: gheneà = origine, razza.

Significato
  1. In origine veniva usata comunemente ed in senso letterale come stirpe, razza, assieme di persone della stessa origine e, per estensione, di animali o cose della stessa famiglia, specie o qualità.
  2. Attualmente genìa, nel linguaggio comune, ha un valore spregiativo: accolta di persone malvagie, unite o no da rapporti di parentela; gentaglia: una brutta genìa, una genìa di ladri, di imbroglioni, di farabutti.
Sinonimi

(In senso letterale) discendenza, stirpe, razza, schiatta, progenie. 
(In senso spregiativo) banda, accozzaglia, gentaglia, gentaccia, marmaglia.

Contrari

gente perbene.

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