Ametista
Dal greco: améthystos = "non ebbro".
E'una varietà violacea di quarzo, tipica delle rocce basaltiche, che è stata sin dal 3000 a.C., in Egitto e in Mesopotamia, una delle gemme più utilizzate per la creazione di gioielli, sigilli e intagli.
Una leggenda mitologica spiega che Ametista era una ninfa dei boschi di cui Bacco, il dio del vino, si era invaghito; ma la fanciulla, per sfuggire allo sgradito corteggiamento, si rivolse a Diana, che la trasformò in un limpido cristallo. Adirato, Bacco vi rovesciò addosso la sua coppa colma di vino, conferendogli così un delicato colore violetto, insieme al potere di proteggere dagli inebrianti effetti della bevanda a lui cara.
I Greci ritenevano che costituisse un eccellente rimedio contro gli effetti dell'alcool e i Romani contribuirono ad alimentare questa leggenda.
Il suo utilizzo è ancora principalmente mirato alla produzione di gioielli, coppe o calici.
L'ametista, secondo la cristalloterapia allontana gli incubi e rafforza la chiaroveggenza e la capacità di sognare. Inoltre, è particolarmente utile per aumentare l'autostima, rafforzare la volontà, la memoria e l'autocontrollo.
Cura e dissolve le emicranie di origine nervosa e le affezioni degli occhi. Se si mette un'ametista nella crema per il viso avrà qualità antiacne.
Come molte altre pietre preziose, anche l'ametista è associata allo zodiaco; per gli astrologi infatti, governa e protegge i nati sotto il segno dei Pesci, oltre ad essere associata al pianeta Saturno.