Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Tito Maccio Plauto
Melle dulcior tu es
Tu sei più dolce del miele
Fedro
(Fabulae, 1, 9, 1-2)
Sibi non cavere, et aliis consilium dare, stultum
Non provvedere a sé e dare consigli agli altri è da stupidi
Seneca
Iniquum est collapsis manum non porrigere
È cosa iniqua non porgere la mano a chi è caduto
Cicerone
Senectus, quam ut adipiscantur omnes optant, eandem accusant adepti
La vecchiaia, che tutti si augurano di raggiungere, ma poi la criticano dopo averla raggiunta
Orazio
(Odi III, 8, 27)
Dona praesentis cape laetus horae
Cogli felice i doni di questo momento