Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Sallustio
(LI, 13)
In maxima fortuna minima licentia est
Più uno si trova in alto e meno è libero
Fedro
[Verum] est aviditas dives et pauper pudor
E' l'avidità che trionfa, e la modestia è disprezzata
Quasi sempre si apprezza solo chi sa esaltare le cose proprie, mentre i modesti, gli uomini che valgono che non si mettono in mostra, non sono valorizzati
Orazio
Aequum est peccatis veniam poscentem reddere rursus
Chi chiede perdono per le sue colpe dovrebbe garantire lo stesso agli altri
Seneca
(da Apokolokyntosis, IX, 6)
Manus manum lavat
Una mano lava l'altra
Cicerone
(De oratore II,67)
Non amo nimium diligentes
Non amo le persone troppo zelanti