Lo scopo dei vigilantes della fede - come ha spiegato il loro leader Ivan Otrakovsky alla radio Russkaya Sluzhba Novostei - è evitare atti blasfemi, profanazioni e attacchi fisici ai religiosi, senza mai però far uso della violenza.
Se una persona indossa una maglietta con una croce capovolta o con insulti verso Dio, allora quello è un nostro 'cliente', ma se semplicemente ha una maglietta delle Pussy Riot, lo lasceremo andar via.
-ha dichiarato-
Allo stesso tempo, il responsabile del Patriarcato di Mosca per i rapporti con le forze dell'ordine, l'arciprete Dmitr Smirnov, ha detto di voler proporre al ministero dell'Interno russo di aumentare le misure di sicurezza intorno alle chiese e i luoghi di culto, dopo che -a suo dire- alcune parrocchie sono state vittime di vandalismi, in protesta alla sentenza che venerdì ha condannato le tre Pussy a due anni di reclusione per la loro ormai celebre preghiera punk anti-Putin nella cattedrale di Mosca.
Il terrorismo spirituale è difficile da prevedere come quello ordinario.
ha dichiarato all'agenzia Interfax Religion.