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Pensieri, Poesie & Libri

Pensieri, Poesie & Libri

«Ogni generazione», nota Leah Price sul New York Times, «riscrive l'epitaffio del libro» e aggiunge «Il digitale non ucciderà i nostri amati libri, pur cambiandone radicalmente la forma e le modalità di accesso e distribuzione»

Diverso invece, e meno esplorato, è il modo in cui si sta trasformando la nostra percezione dell'autore in un mondo in cui non serve necessariamente più il libro per essere autori. Ci sono mille strumenti (dai blog in poi) e la stessa idea di «pubblicazione» non ha più quelle barriere di accesso elevate che in qualche modo davano una certificazione autoriale in funzione della scelta dell'editore.

In questa rubrica esploriamo questo nuovo mondo, parlando anche di poesia e sperando di poter diventare il miglior posto dove trovare il tuo prossimo libro da leggere.

la copertina con un disegno fatto da un bambini di un ferito e lìambulanza

Lo stupidario della Croce Rosse del Pronto Soccorso e dei repArti vari (Aliberti editore) non è un giudizio sull'efficienza del nostro servizio sanitario, ma una raccolta di battute e gaffes, alcune davvero esilaranti, raccolte in cento pagine dal giornalista Camillo Delellis (presumiamo uno pseudonimo visto che si tratta del nome di un santo che molto ha fatto per gli ammalati) ) in un libro per aiutare a sdrammatizzare ansie, a ridere sui nostri falsi allarmi, a guardarci allo specchio con le nostre quotidiane paure.
Il volume comincia con i casi più strani e divertenti, le gaffe e le battute più madornali legate al quotidiano lavoro delle ambulanze e degli operatori della Croce Rossa, per proseguire con lo "Stupidario del Pronto Soccorso", luogo in cui la concitazione, l’emergenza, l’alternarsi dei codici bianco - verde - giallo - rosso possono dare vita a equivoci, fraintendimenti, errori e qui pro quo in qualche caso da vera antologia dell’umorismo. E poi una rassegna delle principali "stupidaggini" proferite nelle corsie d’ospedale e negli ambulatori medici.

Lo stupidario della Croce Rosse del Pronto Soccorso e medicina vari

Di seguito riportiamo alcune "chicche" sull'argomento.

Referti
  • Nel cadere urtava violentemente piede e ginocchio sinistro riportando trauma cranico.
  • Trauma distorsivo per scivolone su cartone bagnato.
  • Il ferito dichiara di essersi scontrato con una pompa di benzina proveniente dall’altra direzione.
  • Colpo di persiana alla regione frontale.
  • Modesta peritonite.
  • Orzaiolo orecchio destro.
  • Scolo (nasale).
  • Epistassi per frattura del setto nasale destro.
  • Ferita al braccio sinistro da addentamento di cane la cui famiglia asserisce essere in regola con le vaccinazioni.
  • Si pratica terapia rianimatoria e si invia all'obitorio per il prosieguo della cura.
  • Gonfiore all'occhio destro da puntura di insetto zanzare o fac-simile.
Chiamate d'emergenza
  • Centrale 118 ad ambulanza:
    Il paziente è cardiopatico?
    Ambulanza a centrale:
    Negativo, il paziente è operaio.
  • Richiesta emergenza:
    mandate un'ambulanza mi moglie è al tredicesimo mese di gestazione.
  • Aiuto! Mio marito ha avuto un raptus... un cactus... alla testa...
  • Mi dice l'indirizzo signora?
    ...siamo in quell'amplesso nuovo che hanno costruito dietro viale borri!
  • Può sentire il polso?
    Polso assente.
    Piò sentire il battito con l'orecchio sul petto?
    Assenza di battito cardiaco.
    Da quanto si trova in questo stato?
    Da circa 6 ore!
    Ha provato il massaggio cardiaco?
Dialoghi surreali Paziente - Medico
  • - Ho le doglie, sento molto male, non può essere la forza di gravidanza?
  • Mi dia una pomata per un'escursione alla mano.
  • Ho guidato per 40 anni, poi mi sono addormentato al volante e ho avuto un incidente.
  • Mentre tentavo di uccidere una mosca mi sono scontrato con un palo del telefono.
  • Mi sono fermato a fare un bisogno, quando ho visto la mia auto passare davanti a me e finire nel fosso. Forse non avevo frenato.
  • Come si sente oggi?
    Guardi nell'amplesso sto meglio!
  • Dottore, devo fare l'antitettonica?
  • Vorrei una pomata per le emorroidi piccanti.
  • Soffro di tunnel del carpaccio.
  • Ho un dolore, devono essere le palle peripatetiche.
  • Vorrei un dentificio antitarlo.
  • Dottore, divento allergico quando ci sono i polli nell'aria!
  • È miopia o prespbiterio?
un quadro raffigurante il Manzoni sembra un lord inglese di una certa età con le basette grosse e lunghe, ma senza barba. fronte alta volto triangolare con muso molto a puntaAlessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni
(Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873)
è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano.

Resurrezione

di Alessandro Manzoni

È risorto: il capo santo
più non posa nel sudario
è risorto: dall'un canto
dell' avello solitario
sta il coperchio rovesciato:
come un forte inebriato,
il Signor si risvegliò

Era l'alba; e molli il viso
Maddalena e l'altre donne
fean lamento in su l'Ucciso;
ecco tutta di Sionne
si commosse la pendice
e la scolta insultatrice
di spavento tramortì
Un estranio giovinetto
si posò sul monumento:
era folgore l'aspetto
era neve il vestimento:
alla mesta che 'l richiese
dié risposta quel cortese:
è risorto; non è qui.

Mi tremano le mani.
mille pensieri.
Il pianto irrompe atroce,
annuvola il cielo l'incognita.
La vista spezza le fantasie e la logica.
Corro su campi,
colline e arrivo in cielo.
Non posso abbracciare nessuno,
non posso correre e gridare
nemmeno in città.
Confondono la mente alterata
i mille pensieri
che un orrido virus
taglia ancora a metà.
Il tetro pianeta
precipita nel vuoto.
Lo spirito si perde
cullato dal buio,
ibero e amorfo,
fino in fondo,
vedo una barriera invisibile
dietro incontro la luce,
la verità, la vita,
il fine, lo scopo,
tu germe, tu essere al primordio
tu figlio,
io genitore.

un amorevole Giuseppe tiene in braccio Gesù bambinoParticolare de “San Giuseppe e il Bambino Gesù” (1635) di Guido Reni (1575- 1642). Olio su tela 126 X 101, Museo dell’Hermitage, San Pietroburgo.

San Giuseppe, sposo di Maria Santissima, Madre di Gesù e Madre dell'umanità, che ha voluto la nostra Italia disseminata dei suoi santuari, e che sempre ha guardato ad essa con lo stesso amore di predilezione con cui l'ha guardata Gesù, che volle la sede stabile del suo Vicario in terra, il Papa: a te, oggi, noi consacriamo e affidiamo questa amata Italia e la sue famiglie.

Custodiscila, difendila, proteggila!
sia pura la fede;
siano santi i Pastori;
siano copiose le vocazioni;
sia sacra e difesa la vita;
siano sani i costumi;
siano ordinate le famiglie;
sia cristiana la scuola;
siano illuminati i governanti;
regni ovunque amore, giustizia e pace.

Custodisci, difendi, proteggi, o provvido Custode della Divina Famiglia, i nostri giovani, speranza di un mondo migliore, e gli anziani, radici della nostra fede e maestri di vita.

Ottienici con la tua potente intercessione, unita a quella della tua Santissima Sposa, uomini nuovi che abbiano il coraggio di abrogare le inique leggi contro Dio e contro l’uomo, ereditate da un triste ed oscuro passato. Con la tua protezione, o San Giuseppe, continui l'Italia ad essere centro vivo di civiltà cristiana, faro di luce evangelica a tutto il mondo, terra di santi per la gloria del Padre Celeste e per la salvezza di tutti gli uomini. E, come un tempo scampasti dalla morte la minacciata vita del Bambino Gesù, così difendi la Santa Chiesa di Dio e la fede delle nostre famiglie da tutte le oscure insidie del male.

Gesù, Giuseppe e Maria, benedite, proteggete, salvate l'Italia! Ritorni con il vostro aiuto e "per la vostra intercessione" a spalancare le porte a Cristo.

Amen.

un'alba al mare, a destra in un montaggio il volto del poeta in controluce

Mattina

Una delle più belle e brevi poesie della letteratura. Le parole che la compongono, sono il tentativo del poeta di ricercare una nuova "armonia" con il cosmo. Il poeta ermetico Ungaretti compone il verso in Santa Maria la Longa, è il 1917 (107 anni fa) ed è un fante della 1a guerra mondiale.

Pablo Neruda

pseudonimo di Ricardo Eliecer Neftalí Reyes Basoalto
(1904 – 1973), poeta cileno. Premio Nobel per la letteratura.

Ode alla patata

Scoppietta
nell’olio
facendo bollire
l’allegria
del mondo:
le patate
fritte
entrano
nella padella
come innevate
piume
di cigno mattutino
e escono
semidorate dalla crepitante
ambra delle olive.

Giovanni Pascoli

antica foto in bianco e nero, un primo piano di un uomo ben vestito,con tutti i capelli ma brizzolati, fronte alta e grossi baffoni (31 dicembre 1855 – 6 aprile 1912)
Giovanni Pascoli è una figura centrale della cultura italiana tra la fine dell’800 e i primi anni del 900. Fu poeta di grande successo, professore universitario, autore di saggi e critico letterario. La sua poesia unisce la raffigurazione del mondo naturale e contadino e una grande carica umanitaria.

X Agosto

San Lorenzo, Io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi
al battesimo Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Leopardi, conte (Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837), Poeta, filosofo, scrittore, filologo e glottologo italiano.

O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!

il personaggio in una foto in bianco e nero a circa 40 anni, capelli lunghi boccolati, barba lunga incolta

Rabindranath Tagore

(Gurudev, è il nome anglicizzato )
(Calcutta, 06 maggio 1861 – Santiniketan, 07 agosto 1941)
Poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano.

Il bambino chiama la mamma e domanda:
"Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto? "
La mamma ascolta, piange e sorride
mentre stringe al petto il suo bambino.
"Eri un desiderio dentro al cuore..."

il personaggio è seduto con il cappotto ad un tavolino di un bar

Vincenzo Cardarelli

Nato Nazareno Cardarelli (Corneto Tarquinia,1887 – Roma, 1959)
È stato un poeta, scrittore e giornalista italiano.

Primavera

Oggi la primavera
é un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi:
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce:
Tutto è color di prato.
Anche l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d'umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.

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