Pensieri, Poesie & Libri
«Ogni generazione», nota Leah Price sul New York Times, «riscrive l'epitaffio del libro» e aggiunge «Il digitale non ucciderà i nostri amati libri, pur cambiandone radicalmente la forma e le modalità di accesso e distribuzione»
Diverso invece, e meno esplorato, è il modo in cui si sta trasformando la nostra percezione dell'autore in un mondo in cui non serve necessariamente più il libro per essere autori. Ci sono mille strumenti (dai blog in poi) e la stessa idea di «pubblicazione» non ha più quelle barriere di accesso elevate che in qualche modo davano una certificazione autoriale in funzione della scelta dell'editore.
In questa rubrica esploriamo questo nuovo mondo, parlando anche di poesia e sperando di poter diventare il miglior posto dove trovare il tuo prossimo libro da leggere.
Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
La greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?
* Suggerito da Elena martire
Che succede di te, della tua vita,
mio solo amico, mia pallida sposa?
La tua bellezza si fa dolorosa,
e piu' non assomigli a Carmencita.
Dici 'E' l'autunno, la stagione in vista
si' ridente, che fa male al mio cuore'
Dici -e ad un noto incanto mi conquista
la tua voce-: 'Non vedi li' in giardino
quell'albero che tutto ancor non muore,
dove ogni foglia che resta e' un rubino?
Per una donna, amico mio, che schianto
l'autunno! Ad ogni suo ritorno sai
che sempre, fino da bambina, ho pianto'.
Altro non dici a chi ti vive accanto,
a chi vive di te, del tuo dolore
che gli ascondi; e si chiede se piu' mai,
anima, e dove e a che, rifiorirai.
* Suggerito da Antonio Guarraci
Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza.
Un giorno venne un uomo a trovare il grande filosofo, e gli disse:
- Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
- Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
- I tre setacci?
- Ma sì, – continuò Socrate. – Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
- No… ne ho solo sentito parlare…
- Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
- Ah no! Al contrario
- Dunque, – continuò Socrate, – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
- No, davvero.
- Allora, – concluse Socrate, – quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo ?
Riflettiamoci e applichiamolo nelle nostre vite…
Arriva settembre e gli editori rimettono in moto le rotative. Le novità più succose sono in realtà previste per ottobre e per novembre, in vista delle strenne natalizie, quando i lettori sono propensi all'acquisto per sé e anche per gli altri. Ma già da questo mese in libreria troveremo titoli inediti molto interessanti. La redazione di Panorama ne ha scelto dieci.
Un libro che rievoca antiche leggende, guidando il lettore in un viaggio nel tempo, ma anche negli spazi più misteriosi e affascinanti della città. Un itinerario tra cenacoli esoterici, storie di alchimisti, di templari, di stregonerie, di demoni e di esorcisti. Fantasie?
Dan Brown: mega esordio con "Inferno" a Firenze: un romanzo ambientalista che è subito un cult. E così Firenze diventa la protagonista dell'ultimo capolavoro letterario dello scrittore che è stato pubblicato in contemporanea mondiale il 14 maggio. Quella odierna è il primo incontro pubblico di Dan in Europa. Giunto nei negozio di libri, il lavoro letterario è subito schizzato in cima alle classificazioni, tanto che la Mondadori ha dovuto rifare la tiratura record di 600mila copie.
Perché di te mi fido come non mi sono mai fidato di nessuno.
Perché dove ci sei tu c’è spazio anche per me.
Perché sei calda, luminosa, nuova.
Perché sei forte.
Mi fai stare bene perché ho voglia di abbracciarti, sempre. Anche adesso.
Data di uscita: 19 giugno 2008- Mettersi le dita nel naso!? Molti lo fanno, nessuno lo ammette. Invece diciamolo: dietro questo vizietto si nasconde un intero mondo, senza confini geografici e senza barriere sociali... Un esempio perfetto di globalità e democrazia! Un libro dissacrante e carico di ironia in cui troverete: una breve storia dello scaccolamento, le tecniche dalla A alla Z, i possibili problemi, i più importanti case hi story, lo scaccolamento nell'arte, nella musica e nella poesia.
CHE TEMPO FA
Per sapere che tempo fa
bisogna chiederlo ai cuori degli uomini
se la miseria li fa piangere ci saranno alluvioni
ogni amore finito
si trasforma in una nuvola
che si fa trasportare dal vento
lontano dagli occhi di chi guarda
e va a bagnare la terra del deserto
con gocce inutili.
Il tempo lo cambia il cuore
con un piccolo salto nel vuoto
scurendo le giornate
con una pennellata di grigio tenue
far sorridere i cuori
porta bel tempo.
Giovanna Triolo
Balconi colorati da gerani e girandole
che si muovono con piccoli sbadigli
al vento che porta
il profumo della primavera
e il cuore è il primo a sentire
cogliendo il battito di ciglia
che hanno i suoi splendidi occhi.
Giovanna Triolo
Invitiamo tutti i nostri lettori ad inviarci degli scritti (pensieri, poesie o altro) in dialetto, i migliori saranno pubblicati.
Na Cinesinna a Cinisell
La végn, la vègn, la va
la turna, la Cinesinna a Cinisell,
tuc i dì la se vèd
in gir par la città.
La surid cont i soo ugitt
nègher: e a tuc quej
che la véd e la cugnoss
la ghe diss "boungiolno".
E i giovinott del soo quartier
ghe parlen e poeu,
un poo sul seri, ma anca
par schersà ghe disen
"ai uò àini"
che più o mén en Cinés
voeur dì "ti amo".
Lee la sculta, la surid
e poeu la cuntinoa
par la su strada.