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3) I’m singing in the rain
L’italiano è una delle poche lingue al mondo a pretendere che non ci sia nulla di inutile.
In altre parole, siamo abituati a pronunciare tutto quello che vediamo scritto nero su bianco. È più forte di noi.
L’italiano che parla inglese, quindi, si riconosce subito perché ha la tendenza a non tralasciare nulla: questo atteggiamento è particolarmente evidente, ad esempio, in tutte le parole che terminano con –ing (i gerundi, per esempio).
La pronuncia corretta non vuole che la “g” finale si senta, ma noi non sentiamo ragioni.
Se c’è, un motivo ci sarà!