Haud aequom facit qui quod didicit id dediscit.
Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato.
Procace
- Che si comporta con eccessiva audacia; sfacciato, insolente.
- Oggi, più comunemente, provocante, licenzioso, tale da costituire un richiamo eccitante ed erotico: una ragazza giovane e procace; una p. bellezza bruna; sguardi, pose, atteggiamenti p.; bocca p.; seno p., fianchi p.; donne dalle forme procaci.
A volte il vincitore
é semplicemente un sognatore
che non ha mai mollato.
Istrióne
(Dal latino: histrio -onis, voce di origine etrusca)
- Chi recita in azioni sceniche, attore (soprattutto di commedie), con particolare riferimento all’antica Roma.
- Attore di mediocri capacità, o anche attore che tende a enfatizzare la propria recitazione e a raggiungere facili effetti scenici. Con connotazione meno spregiativa, nella critica teatrale, attore che conosce il mestiere, che possiede i trucchi dell’arte scenica e declamatoria.
Jersey
(Ingl. - Pr.: gèesi - dal nome dell’isola di Jersey, la maggiore delle isole Normanne, nel canale della Manica)
- Specie di tessuto pettinato, liscio, a maglia di lana, seta, ecc., molto morbido.
- Nei paesi anglosassoni, per estensione, golf (come indumento).
Musical
(Ingl. - Pr.: miùsicol = riduzione di musical comedy, corrispondente all’italiana commedia musicale)
Spettacolo teatrale o cinematografico tipicamente statunitense, affine alla rivista ma con tessuto narrativo più simile all’operetta, di tono umoristico-sentimentale, in cui si alternano dialoghi recitati, canti e danze, generalmente diviso in due atti.
La corruzione esiste da molto tempo,
ed è quindi molto vecchia,
ma ogni anno, invece di morire,
diventa sempre più subdola ed arzilla.
Boni pastoris esse tondere pecus, non deglubere.
È proprio del buon pastore tosare le pecore, non scorticarle.
Subliminale
(Dal latino: sub = sotto e limen = soglia)
- In fisiologia, stimolo subliminale, d’intensità inferiore al valore di soglia: senza dubbio lui ne raccoglieva le note inconsapevolmente, soltanto attraverso un udito subliminale (Morante).
- In psicologia, termine introdotto verso la fine del 19° sec. dal filosofo e psicologo A. H. Pierce per designare le sensazioni sotto il livello della coscienza, troppo deboli per essere riconosciute, ed esteso successivamente a indicare tutta l’attività psichica che si svolge a tale livello (concetto che corrisponde in parte a quello psicanalitico di inconscio). Oggi si parla di pubblicità s., di proiezioni e trasmissioni s. per indicare quelle forme di persuasione occulta che potrebbero attuarsi attraverso messaggi inseriti nelle proiezioni cinematografiche e soprattutto nelle trasmissioni televisive, consistenti in immagini e voci di brevissima durata che, pur non essendo percepite coscientemente dagli spettatori, sono tuttavia in grado di agire nel loro subconscio.