
Barzellette
La risata è in genere indicata come fonte di salute e benessere. Secondo una ricerca scientifica aumenta la resistenza agli stimoli fisici negativi, contribuisce al legame di gruppo e potrebbe essere stata importante per l'evoluzione degli esseri umani come animali altamente sociali. Questa rubrica è dedicata alla Battuta e alla Barzelletta, una frase o un breve racconto umoristico che mira a scatenare una reazione di ilarità nell'ascoltatore.
Al ristorante parigino
Un americano, orgogliosissimo di sapersela cavare con il francese, entra in un ristorante parigino con l'intenzione di mangiarsi un pollo.
Al momento di ordinare, però, la parola gli sfugge; ma l'uomo non disarma. Prende matita e carta, disegna un uovo, lo mostra al cameriere e ordina:
"Mi porti la madre!"
In manicomio un pazzo disegna un cerchio a terra e ci salta dentro. Il dottore incuriosito:
"Che stai facendo?"
"Faccio un salto in centro, ti serve qualcosa?"
Due amici si incontrano al bar ed uno chiede all'altro:
"Mario, ma se io mi faccio tua moglie siamo parenti?"
E l'altro: "No, siamo pari!"
"Fatto, Luisa!"
"Complimenti! Più svelto del cambio-gomme del box Ferrari. (Altan)
Scambio di vedute
Un’anziana signora apre la porta al tecnico della tv e con un gran sorriso gli dice:
"Mi dispiace, signore. Non ho fatto in tempo ad avvertirvi, non c'è più bisogno del suo intervento, ora
l’immagine della televisione è perfetta"
"Bene! Cos’era successo?"
"Mio marito ed io ci eravamo scambiati gli occhiali..."
Una insegnante entra nel bagno dei bambini e trova quattro monelli che stanno facendo una gara a chi fa pipì più in alto sul muro.
La maestra disgustata porta i quattro discoli nell'ufficio del preside.
Più tardi la stessa insegnante racconta il fatto a una collega:
"... e allora li ho portati dal preside"
"E il preside che ha fatto?"
"Ha colpito il soffitto!"
Venezia: Giovanni (per gli amici "nane"), è un ragazzo di colore
Nato da genitori di colore immigrati da molto tempo, onesti lavoratori, ben inseriti nella società e benvoluti da tutti.
Giunto con ottimo profitto alla fine delle scuole dell'obbligo deve scegliere cosa fare nella vita e, cresciuto a Venezia, il suo sogno è fare il gondoliere.
I genitori, vista la volontà e la bravura del figlio, gli fanno frequentare la scuola per gondolieri che Giovanni termina con ottimo profitto, quindi, con sacrificio, gli comprano una gondola e gli fanno avere l'autorizzazione ad effettuare l'attività di gondoliere.
Inizialmente fatica un pò a superare la diffidenza dei turisti ma poi finisce per essere il gondoliere più ambito specialmente dalle giovani turiste nordiche. Infatti a Giovanni riesce molto facile imboscarsi tra le Calli veneziane e soddisfare anche gli appetiti sessuali delle turiste. Lui prende la vita con filosofia, è sempre di buon umore e canta in continuazione:
Mi son el moro !!!
Mi ciavo come un toro !!!
Un giorno, gli capita di trasportare una suora piuttosto belloccia ed inevitabilmente gli chiede:
- Sorella, vuole che le rallegri la...
- E la suora:
Oh no!
...il Vangelo lo proibisce - E se facessimo qualcosa col fondo schiena?
- Con il didietro?
Mah!
...il Vangelo non ne parla, forse si può - E così Giovanni imbosca la gondola e fanno sesso.
Finito, Giovanni riprende a vogare ed a cantare:
Mi son el moro!!!
Mi ciavo come un toro!!! - E la suora gli fa eco:
Mi son Pasquale!!!
Come son contento di esseme vestito da carnevale!!!