
Barzellette
La risata è in genere indicata come fonte di salute e benessere. Secondo una ricerca scientifica aumenta la resistenza agli stimoli fisici negativi, contribuisce al legame di gruppo e potrebbe essere stata importante per l'evoluzione degli esseri umani come animali altamente sociali. Questa rubrica è dedicata alla Battuta e alla Barzelletta, una frase o un breve racconto umoristico che mira a scatenare una reazione di ilarità nell'ascoltatore.
Una signora entra nello studio di un giovane medico insieme alla bellissima figlia
- "Signorina, si spogli...", comincia il medico.
- Veramente, dottore, la malata sono io, non mia figlia...
- Ops, mi scusi signora... faccia vedere la lingua ?!?
Significati alternativi irriverenti con la lettera "X-Y-Z"
- XENOFOBIA: Avversione ai seni che superano la 6° misura.
- YOGURT: Incontro amoroso tra due praticanti di YOGA.
- ZAMPOGNA: Masturbazione animale.
- ZECCA DI STATO: Parassita del Presidente della Repubblica.
- ZELO: Cinese di poco conto che però si dà molto da fare.
- ZENONE: Filosofo greco che cercava invano a colpire il tallone d'Achille con una tartaruga (vedi Paradosso di Zenone).
- ZIZZANIA: Malattia della mammella.
- ZOLA: Noto Scrittore, inventore del formaggio Gorgon.
- ZONA DISCO: Parcheggio per gli UFO.
- ZOOLOGICO: Assembramento di programmatori.
- ZOROASTRO: La buona stella di Don Diego della Vega.
Un uomo ha un forte dolore che incomincia alla parte destra della testa, passa dallo stomaco e arriva giù fino al testicolo destro
Per due giorni resiste, poi decide di andare dal medico che gli consiglia una semplice aspirina. Dopo una settimana però il dolore è sempre presente, per cui decide di farsi vedere da un urologo. Lo specialista gli prescrive ecografia e analisi del sangue da cui deduce che è una semplice infiammazione e prescrive un'altro anti infiammatorio specifico. Dopo un mese però il dolore è sempre presente, decide di andare dal neurologo, dopo una attenta indagine da cui non risulta nulla il medico prescrive sonniferi, calmanti e persino un oppioide per il dolore. Dopo tre mesi di atroci sofferenze l'uomo decide di rivolgersi ad un eminente specialista svedese sistemista e specializzato nella terapia del dolore, il quale, dopo una tomografia assiale computerizzata totale ed una attenta indagine è drastico: "Mi dispiace, ma l'unico rimedio è quello di asportare il testicolo destro". L'uomo dapprima rifiuta una terapia cosi drastica, ma poichè il dolore persiste sempre più forte alla fine decide di tornare dal luminare svedese che lo opera. Alcuni mesi dopo però l'uomo ripresenta un forte dolore alla testa, questa volta dalla parte sinistra che passando dallo stomaco arriva giù fino al testicolo sinistro. Ancora una volta la terapia con aspirina del medico curante fallisce, per cui l'uomo decide di ritornare dall'eminente specialista svedese. La diagnosi e purtroppo la terapia risultano come la prima volta. Dopo aver molto tergiversato alla fine l'uomo non resiste più al dolore e decide di seguire i consigli e si fa togliere anche il testicolo di sinistra. Alla dimissione dalla clinica svedese dopo l'intervento l'uomo si lamenta col dottore: "Ma adesso senza testicoli la mia vita non ha più senso; cosa posso fare?". Il dottore allora consiglia uno psicologo che dopo mesi di analisi consiglia: "Non si disperi! La vita è ancora bella! Vada a farsi una bella vacanza alle Maldive. Dedichi del tempo a se stesso. Qui subito fuori dallo studio c'è un negozio di viaggi e più in là c'è un negozio che vende tutto l'occorrente per il mare". L'uomo decide di seguire il consiglio prenota la vacanza e poi entra nel negozio di vestiti. Il titolare espertissimo lo inquadra subito e gli dice: "Ho capito tutto. Lei ha bisogno di una camicia taglia 48, pantaloni taglia 50 e mutande 4a misura". L'uomo replica: "Giusto per la camicia e per i pantaloni, ma mi dispiace, per le mutande ha sbagliato: io porto la 3a misura". "No, guardi" replica lui "io faccio questo lavoro da 30 anni e non mi sbaglio mai! Lei porta una 4a misura. Vede, se lei che ha la quarta, portasse una 3a misura, le verrebbe prima un gran mal di testa e dopo qualche ora questo arriverebbe giù fino ai testicoli...".
Una donna, consapevole di aver ucciso con la pistola il marito che faceva il pittore, compare in Corte d'assise:
"E' stata tutta colpa sua - dice ai giudici riferendosi al marito -; mi ha fatto vivere anni e anni in miseria e continuava a ripetere che dopo la sua morte le sue tele avrebbero avuti un valore di migliaia e migliaia di euro... Così un giorno mi sono decisa!"