Tautologia
Etimologia
Dal greco: tautologhìa, composta di "tò autò" lo stesso, e "loghìa" per "lògos" discorso.
Significato
- Figura retorica, che Cicerone, seguito da Quintiliano, designava come " commoratio una in re ", e che Isidoro spiegava come " idemloquium ", ossia ripetizione di un medesimo concetto in più parole e frasi equivalenti.
- In logica, per definizione è un'affermazione vera: per esempio, i triangoli hanno tre lati, il pentagramma ha cinque linee, il bianco è chiaro, quindi è priva di informazione.
- In linguistica, la tautologia è una figura retorica che consiste nell'aggiunta di contenuto ridondante e dal significato ripetitivo all'interno di un dato discorso per porre maggiore enfasi. Spesso indica anche un'ovvietà: per esempio dire che una tautologia è una tautologia è senza dubbio tautologico, oppure, è tautologico dire che per loro natura i logici fanno ragionamenti razionali. Altro esempio: affermare che tutti gli uomini sono razionali oppure no, è una verità, è tautologico.
Aggettivo
Tautològico: di tautologia, che ha carattere di tautologia, o costituisce una tautologia.
Avverbio
Tautologicamente: in modo tautologico.
Sinonimi
Verità ovvia, evidente, indiscutibile, circolo vizioso, diallelo, petizione di principio, truismo.
Dottore, mi può prescrivere un sonnifero per mia suocera?
"Perché' sua suocera soffre d'insonnia?"
"No, no, mia suocera la notte dorme benissimo, il sonnifero sarebbe per il giorno!"
Lo sposino, al momento di andare a letto, guarda negli occhi la mogliettina
"Tesoro, io lo so che quando ti ho incontrata non eri vergine, però vorrei farti una domanda: quanti uomini hai amato prima di me?"
Silenzio totale. Una buona mezz'oretta dopo, ci riprova:
"Perché taci? La mia domanda ti rattrista?"
"Ma no, caro... sto soltanto facendo un po' di conti!"
Un’anziana signora va dal ginecologo
Dopo la visita, il ginecologo le dice:
"Signora, sono stupefatto! Ma come fa lei ad essere ancora vergine dopo quattro mariti?"
E lei: "Semplice! El prim marì, l’era un pianista! Dumà i man!"
"El secùnd, un avucàt! Dumà la lengua!"
"El terz, un poeta! Dumà prumèss!"
"El quart, un pulìtic! Dumà incülad!".