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Affronta la tua giornata con una sana risata

La nuova moda è il finger food, ovvero mangiare con le mani. Che il cibo fosse un'esperienza plurisensoriale lo si sapeva, ma che tra le qualità che ne aggettivano la bontà ci fosse anche quella tattile, è un fatto nuovo e alla moda. Oggi sono tutti pazzi per il finger food. E' di moda, pratico ed è la nuova proposta di molti chef pluristellati. Ci volevano i grandi della cucina per sdoganare l'uso delle mani a tavola, ma ora il rito culinario desacralizzato è divenuto un vero e proprio trend.

Andrea Ranocchia (inter) sul campo di gioco con la maglia 17

Andrea Ranocchia, ex giocatore del Bari, ora all'Inter, sarà interrogato nei prossimi giorni dagli investigatori baresi nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Ranocchia ha ricevuto un invito a comparire dalla Procura di Bari con riferimento alla partita Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, conclusasi con il risultato di 3-2. Ranocchia è stato escluso dalla trasferta dell'Inter a Spalato per il preliminare di Europa League.

(gazzetta)

Vari boccali con vari tipi di birra, la schiuma è perfetta, il vetro traspira la freschezza

Come fare la birra

La prima riguarda la preparazione del malto, che deve essere ricavato da orzo o altri cereali di buona qualità e perfettamente maturi. Una volta selezionato e ripulito, l'orzo viene immesso nelle vasche di macerazione, dove per circa tre o quattro giorni riceve l'acqua e l'ossigeno necessario per la germinazione.
L'acqua di macero, che di solito è mantenuta a temperature varianti fra i 12 e i 15 gradi, viene cambiata in continuazione.
Quando l'orzo ha raggiunto l'umidità necessaria, viene messo a germinare per circa una settimana su di un'aia oppure nei cassoni di germinazione; in questo processo è molto importante l'aerazione dei chicchi.

Una rappresentazione artistica di Curiosity sul suolo marziano (NASA/JPL)Abbiamo quasi perso il conto di quante missioni il pianeta Terra ha inviato verso il pianeta Marte. Forse una quarantina, tra russe, americane, europee e giapponesi. Circa la metà sono fallite, con un tasso di fallimento che, sorprendentemente, non diminuisce molto col tempo. Indice, forse, che le missioni sono sempre più ambiziose e quindi sempre più complesse. Meno della metà di quelle coronate da successo ha avuto una fase più o meno fortunata di "ammartaggio". A partire dal primo, quello russo del 1971, sul suolo marziano è finita quasi una decina di tonnellate di ferraglia terrestre (e speriamo che fosse sterile davvero...).

Adesso siamo in attesa della delicata fase finale della missione NASA Curiosity, la più ambiziosa: lunedì 6 agosto scenderà su Marte un rover da quasi una tonnellata: grande, appunto, come una Land Rover, per un costo di almeno due miliardi e mezzo. Tutti si aspettano grandi cose da Curiosity, ma la NASA mette le mani avanti: non ha a bordo strumenti capaci di cercare la vita su Marte, solo di capire se ci potrebbe essere. E qui c'è il buco, grande come una casa, del programma di esplorazione robotica planetaria NASA: ma perché, dai tempi dei due gloriosi Viking voluti da Carl Sagan nel 1977-1978, non si è più tentato un vero esperimento di ricerca della vita?

(media.inaf.it)

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