La notizia non è di quelle che rivoluzioneranno il mondo del fashion-business, ma confermano una certezza: il reggiseno è uno dei capi più amati e antichi, del nostro armadio. Stando alla scoperta dell'archeologa Beatrix Nutz l'accessorio di lingerie non è stato inventato nell'Ottocento, bensì nel Quattrocento. A vederlo, a parte l'inevitabile usura, sembra un reggiseno dei giorni nostri. E se abbinato alla parte di sotto (piuttosto audace) potrebbe sembrare addirittura il primo bikini quello scoperto in Tirolo dall'archeologa.
Antiche piazzette medievali riscaldate dal sole del finir dell'estate, l'aria del mare che soffia tra i suggestivi vicoletti del borgo antico, decine di scrittori, politici e giornalisti che conversano attorno a pubblicazioni fresche di stampa e migliaia di appassionati della lettura che assistono ai dibattiti pomeridiani e serali. Tutto questo è Libri nel Borgo Antico, rassegna in programma a Bisceglie dal 5 al 9 settembre e che vedrà decine di autori presentare le ultime fatiche editoriali. Nelle passate edizioni sono stati in migliaia ad attraversare i vicoletti e ammirare le meraviglie del suggestivo centro storico. Un tesoro a cielo aperto, quello del borgo medievale, fatto di scorci che raccontano fino in fondo il vissuto antico e nobile di una cittadina di mare.
Sì, succede anche di stropicciarsi gli occhi davanti a un televisore per quanto nitide e definite sono le sue immagini. E di constatare quanto, su uno schermo da 84 pollici, ogni infimo dettaglio possa fare un figurone. O di chiedersi qual è il confine, se c’è, tra un cellulare e una fotocamera e di non capire chi ha fagocitato chi. Di imbattersi in navigatori così intelligenti che, quasi, sanno già dove vogliamo andare. Succede girovagando tra gli affollati stand dell’Ifa, la più importante fiera europea della tecnologia che si è aperta ufficialmente oggi a Berlino, andrà avanti fino al 5 settembre e, come di consueto, permette di intuire quali strade sta prendendo l’hi-tech che verrà.
Dirigente Rai cade in bici, risarcito con 500mila euro. Ma -ritorno di fiamma- e continua a pedalare
È un “ciclista straordinario”, tanto per citare le modeste cronache romane. Anche un ciclista di professione può cadere a villa Borghese e alzarsi un po’ malconcio: per esempio, con una frattura a una clavicola. E poi che fa, il ciclista? Per lavoro, tratta i contratti con le assicurazioni; per il ruolo che ricopre, beneficia di polizze molto gustose. E dunque, l’anno scorso, Comanducci chiese un risarcimento. Qui potete persino avere un moto di umana compassione. Al dirigente di viale Mazzini certificano un’invalidità permanente di un certo rilievo. Qualche mese fa, il nostro sportivo incassa una liquidazione di 500mila euro. Una cifra spropositata per l’infortunio in bicicletta tra i prati romani che sormontano piazza del Popolo. Ora direte che il mezzo milione di euro può alleviare il trauma di un ciclista costretto a parcheggiare la bicicletta per sempre. E che questo racconto spigoloso potrebbe ispirare il regista di Forrest Gump. Non temete, non piangete.