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Affronta la tua giornata con una sana risata

una coppia ride alla finestra guarda una donna che sta sbattendo un mocho mentre litiga con il marito- oh cielo... eravamo convinti che questa volta stesse strangolando suo marito !!!

donna stupita che ride

Un operaio siciliano viene processato per direttissima nel tribunale di Milano

È accusato di uxoricidio premeditato e il Pubblico Ministero lo interroga:

  • Quali sono stati i motivi del suo folle gesto?
  • Mia moglie cornuto mi fece e io con la lupara le sparai!
  • Ma come ha fatto a sapere delle relazioni extraconiugali di sua moglie?
  • Due settimane fa mi trasferii qui al nord per lavoro e una settimana dopo mi feci raggiungere da mia moglie.
    L'altro giorno mi accorsi che qui a Milano avevo lo stesso postino di giù a Catania !!!

una persona grida sormontando un'altro che si rannicchia

Vessàre

Verbo transitivo

Etimologia

Il termine Vessàre deriva dal latino vexare = "smuovere con violenza", "scuotere".

Significato
  1. In senso generale con il termine Vessàre si indica l'azione di sottoporre qualcuno a continui abusi, arbìtrii, maltrattamenti: vessare un popolo, i sudditi, i dipendenti; tormentare, opprimere, facendo soffrire moralmente e materialmente o recando grave molestia: vessare gli uomini pacifici e senza difesa (Manzoni) .
  2. Per analogia si indica con  Vessàre il sottoporre a un eccessivo carico di tasse e imposte: quello italiano è un sistema fiscale iniquo che serve solo a vessare i cittadini.
Sostantivi
  • Vessatore è colui che vessa, che maltratta o opprime.
  • Vessazione è il maltrattamento, oppressione esercitata su inferiori o su persone più deboli.
Aggettivo

Vessatorio è ciò che impone o realizza continue vessazioni; che ha il fine e l’effetto di vessare, che costituisce una vessazione: un governo poliziesco e vessatorio; sistema fiscale vessatorio.

Sinonimi

Maltrattare, opprimere, tormentare, torturare, perseguitare, tartassare, affliggere, angustiare, martoriare, malmenare, molestare, straziare.

Contrari

Consolare, confortare.

Un toro e il suo piccolo sono in un recinto pieno di neve. Il piccolo di toro dice:

Addiaccio

Sostantivo

Etimologia

Il termine addiaccio deriva dal latino adiacére = "giacere accanto".

Significato

Il termine è ingannevole: il fatto che dormire all'addiaccio significhi dormire all'aperto, e che quando si dorme all'aperto si debba spesso fare i conti col freddo, ci fa ricondurre intuitivamente l'addiaccio al ghiaccio. Idea non troppo peregrina, visto che in certi vernacoli toscani diaccio è proprio una variante di ghiaccio.

Ma fuor di locuzione l'addiaccio è un'altra cosa, e ci racconta un'immagine precisa e non direttamente collegata col freddo: descrive quel recinto dove il gregge viene tenuto per la notte, privo di ripari. Ed è l'assenza di riparo il fulcro di questa parola e della locuzione "all'addiaccio": perso l'ultimo treno, nella sera d'estate non è poi così tremendo dormire all'addiaccio; il rallentamento durante la scalata costringe a passare la notte all'addiaccio; e le truppe che si devono muovere in fretta stanno all'addiaccio senza montare il campo.

Alle volte si sente dire o si legge "all'agghiaccio": può essere visto come un errore naïf, un malapropismo, e in effetti non denota un discorso particolarmente sorvegliato; ma si tratta di una variante registrata, per quanto desueta e comunque derivata dall'adiacere latino.

una coppia in difficoltà, l'uomo esce dall'auto e apre il cofano, nevica abbondantemente- Se non la smetti di ripetere "Che bella neve !!!"... ti ci seppellisco !!!

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