Per una buona giornata
- La sanità mi fa paura. Ieri dovevo portare gli esiti delle analisi al mio medico della mutua. Mi sono sbagliato e ho preso le spese di condominio. Lui le ha guardate e ha detto: "Ahi, ahi, ahi: abbiamo il gasolio altino" (Antonio Cornacchione)
- Non voglio far parte di un club che persiste a volermi accettare come membro. (Groucho Marx)
- Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che mettono i boxer e quelli che mettono gli slip. I primi hanno qualcosa da nascondere, i secondi si illudono di avere qualcosa da mostrare. (Teresa Mannino)
- Come può qualcuno odiare gli infermieri? Nessuno odia gli infermieri. L'unica occasione in cui si odia un infermiere è quando ti deve fare un clistere. (Warren Beatty)
- L'ignorante parla a vanvera. L'intelligente parla poco. 'O fesso parla sempre. (Totò)
- Un ottimista è colui che crede che una donna abbia terminato la sua telefonata solo perché ha detto: "...allora ti saluto...". (Marcel Achard)
Locuzioni latine
Pluralis maiestatis
Plurale di maestà
- Negli atti ufficiali re e pontefici usano la prima persona plurale del pronome (noi) e delle forme verbali e nominali che con essa concordano.
- Per estensione, la prima persona plurale del pronome viene usata anche da personaggi d'alto rango o investiti di cariche particolarmente importanti.
Cicerone
Facile omnes, cum valemus, recta consilia aegrotis damus
Tutti, allorché stiamo bene, diamo facilmente consigli agli ammalati.
Lenìre
Dal latino: lenīre; da lènis = lieve.
Significato
- Lenire vuol dire calmare, mitigare una sofferenza, un dolore morale o fisico.
- In senso figurato indica il rendere meno aspro, meno duro, quindi più leggero, più lieve e ha un ambito di applicazione più ampio rispetto al solo dolore (una notizia, la collera, il carattere e simili) attenuare, calmare: dentro il tuo petto eterne risse Ardon che tu né sai né puoi lenir (Carducci).
- Participio presente: leniènte; ella terse con man leniente le lacrime (D’Annunzio);
Sinonimi
Diminuire, alleviare, attenuare, sollevare, calmare, tranquillizzare, addolcire, placare, mitigare, sedare, sopire, confortare, consolare.
Contrari
Aumentare, aggravare, intensificare, accentuarem acutizzare.
Alessandro Bergonzoni
(Bologna, 21 luglio 1958)
Comico, scrittore, autore e attore di teatro italiano.
- Invertendo i fattori, i contadini non cambiano, ecco, questo è un po' il concetto mio. Un concetto terra terra sicuramente in questo caso. Concetto terra terra, come disseColombo.
- La televisione non si sceglie, si subisce. Il cinema si sceglie, la radio si sceglie. La televisione è una grossa fatica. Io credo che la televisione vada guardata ma non accesa.
- Scrissi e lessi... la famiglia dei passati remoti. C'era anche "dissi", adesso non è in casa ma quando torna glielo dico io.
- Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.
- Le balle sono delle bugie che stanno nelle mutande.
- Non avrete paura del fuoco se sarete vigili.
- La sessualità è il tarlo del legno. Ma il sesso non è nell'organo: è nel pensiero, nella creatività. Il coito è solo il momento più banale.
- Ho una Ferrari 355, che io chiamo amichevolmente "cinque minuti alle quattro".
- L'ultima volta che ho pianto mi sono quasi commosso, ed è una cosa che so fare bene perché io ho fatto il commosso in un negozio di cipolle per quasi sei mesi da oggi (come passa il tempo!).
- Ventisei anni fa un veggente mi disse: "Tu un giorno riceverai una lettera". Oggi mi è accaduto.
- Morale Luterana o del Taglione (che in pratica dice: "Bussa e sarai bussato, suona o sarai suonato").
- L'estate era alle porte e mia sorella alla finestra.
- Ma cinques più cinques fa diesis?
- Quando vedo un uomo piangere nel buio della sua stanza mi domando cosa lo spinga a non accendere la luce.
- Mettemmo avanti le lancette dell'orologio. Così, per ingannare il tempo...