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Giovedì, 09 Agosto 2012 02:00

Il Settebello vola: battuta l'Ungheria Campagna: "Non ci accontentiamo" - Gli azzurri eliminano i campioni olimpici (11-9) e accedono alla semifinale. Prossima avversaria la Serbia. Il ct: «Per fare la storia bisogna essere vincenti»

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Il goal della nazionale

La Nazionale azzurra di pallanuoto si è qualificata per le semifinali del torneo olimpico maschile: il Settebello ha battuto l'Ungheria 11-9 al termine di una sfida emozionante e condotta con grande autorevolezza in vasca dagli uomini allenati da Campagna. Ora gli azzurri trovano la Serbia che ha battuto l'Australia. Nell'altra semifinale sarà sfida tra Croazia e Montenegro.

Il successo dell'Italia ha un peso enorme, se si considera che gli avversari ungheresi erano reduci da tre ori olimpici consecutivi a Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008. Le reti del trionfo azzurro portano le firme di Felugo (3), Presciutti (3), Figlioli (3), Perez e Giorgetti. In semifinale l'Italia affronterà la Serbia. Il Settebello entra così in zona medaglia e ha la chance di tornare sul podio olimpico a distanza di sedici anni dall'ultima volta: ad Atlanta 1996 fu bronzo, quattro anni prima a Barcellona 1992 arrivò addirittura l'oro dopo una memorabile finale contro i padroni di casa della Spagna.

«Abbiamo fatto una grandissima partita sotto tutti i punti di vista. Adesso siamo in semifinale ma la storia la fanno i vincenti e non ci accontentiamo». Così il ct del Settebello, Sandro Campagna, dopo l'impresa contro l'Ungheria nei quarti del torneo olimpico di pallanuoto. «Sono pazzo di gioia, abbiamo battuto la squadra più forte degli ultimi 20 anni e forse di sempre. Ci hanno dato per bolliti troppo presto». Così l'azzurro del Settebello Maurizio Felugo dopo l'impresa contro l'Ungheria. Felugo si toglie qualche sassolino dalla scarpa e risponde alle critiche fatte al gioco degli azzurri dopo l'avvio di torneo poco esaltante. «Lo scetticismo sul nostro gioco mi ha fatto incazzare», dice a chiare lettere. «Ci vuole rispetto prima di criticare, specie dopo che hai fatto due anni come i nostri». A vedere il Settebello c'erano anche i due azzurri del nuoto Federica Pellegrini e Filippo Magnini. «Sono i nostri primi tifosi come noi siamo i loro. La federazione è unita, è troppo facile criticare: in Italia -sottolinea- quando uno fa male viene subito attaccato».

(lastampa)

Letto 1906 volte Ultima modifica il Giovedì, 09 Agosto 2012 10:25
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