Il mito dell'energia inesauribile alla portata di tutti è più vivo che mai. A Padova c'è chi sta studiando l'idea di mettere "il sole in una scatola". Lavorano a questo i ricercatori del consorzio Rfx di Padova: la fusione termonucleare, un termine che potrebbe far raggelare il sangue ma che in realtà non ha nulla a che vedere con il timore delle radiazioni, con cui conviviamo dallo sgancio della prima bomba atomica su Hiroshima, il 6 agosto 1945. Nei laboratori di Padova, in corso Stati Uniti, con la partecipazione di altri partner europei, si lavora a una parte dell'ambizioso progetto di creare una reazione controllata, simile a quella che avviene ogni giorno sul sole, per creare una fonte di energia in grado di soddisfare generazioni e generazioni di persone.
Martedì, 22 Novembre 2016 02:00
#Scienza, #Daitarn3: Come si ruba il fuoco al Sole
Scritto da Luigi CarusoUn anonimo capannone in corso Stati Uniti, all'interno della cittadella del Cnr, ospita uno degli esperimenti più importanti per studiare il comportamento del plasma. Il consorzio Rfx lavora infatti ad alcuni aspetti della ricerca sulla fusione termonucleare: nello stabilimento di ricerca è posizionata una "ciambella" toroidale, denominata Rfx, fulcro dell'esperimento in cui si studia il gas ionizzato, intrappolato da un campo elettromagnetico e studiato attraverso numerosi apparecchi di verifica in feedback che trasferiscono i dati alla sala di controllo dell'esperimento.
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