Ma come possiamo capire se i nostri apparecchi sono pronti al nuovo standard?
Potrebbe non essere così semplice, almeno non come aveva previsto il Governo, che con la legge 44/2012 ha imposto la vendita esclusiva, da gennaio 2017, di televisori con supporti DVB-T2 e HEVC. Peccato che non abbia previsto la grande riluttanza di costruttori e negozi nel gettare al macero una quantità esorbitante di televisori nuovi. I negozi infatti se ne stanno fregando della legge e vendono entrambi i tipi di tv, per fortuna è facile riconoscerli dal prezzo. Chiunque acquisti un TV nuovo non compatibile, nel 2020 avrà gli stessi problemi di tutti quelli che hanno un vecchio HDTV digitale, attenzione però, in questo momento si potrebbero fare grandi affari. La conseguenza per la maggior parte di noi sarà il dover acquistare un decoder esterno, smettendo di utilizzare quello interno al tv con un costo di almeno 200€. Il nuovo codec richiede un device decisamente più potente, con processori dedicati alla transcodifica del segnale. Tutto questo si tramuta in apparecchi decisamente più costosi, non aspettiamoci quindi le cifre di quelli economici venduti fino a qualche mese fa. Tuttavia chi deve acquistare ora un televisore potrebbe puntare alla massima qualità, dimensione e caratteristiche, fregandosene di DVB-T2 e HEVC, contrattare un cospicuo sconto, considerando poi la spesa del decoder nel 2020. In questo modo si potrebbe risparmiare anche 600-1200€.
Per chi invece non vuole problemi o la seccatura del decoder esterno, attenzione alla compatibilità DVB-T2 che viene indicata direttamente sulla confezione con il relativo bollino. Diverso è il discorso riguardante la codifica HEVC. Un TV DVB-T2 ma senza supporto HEVC non sarà infatti compatibile con il nuovo digitale terrestre.
In entrambi i casi preparatevi, l'esborso di denaro tra antenne (accidenti mi sono dimenticato che sarà necessario anche il rifacimento di antenne e centraline, visto che sono accordati alle frequenze che cambieranno), decoder e/o TV potrebbe quindi essere ingente, anche se eventuali incentivi da parte dello stato non sono affatto da escludere, oppure no visto il debito pubblico, vedremo.