Un nuovo Switch off?
La banda compresa tra i 694 ed i 790 MHz è utilizzata in larga parte dalle trasmissioni televisive. Sotto spinta dell'Unione Europea, dovrà invece essere destinata e per giunta entro pochi anni, alle reti 4G e 5G, in prospettiva di una futura espansione e miglioramento del mercato mobile. Per venire incontro alle esigenze di emittenti e provider, la Commissione Europea ha stabilito che il passaggio dovrà avvenire entro il 2020, con una proroga che potrebbe prolungare la procedura fino al 2022. Preso atto di questa direttiva Europea e della conseguente scadenza, l'Italia si è quindi dovuta adeguare alla situazione, rendendosi conto forse troppo lentamente della portata della faccenda. La riassegnazione della banda a 700 MHz, utilizzata da molte emittenti nel nostro paese, porterà infatti alla scomparsa di numerosi canali televisivi. Un'eventualità che ha messo sotto pressione il governo, che sarebbe in questo caso costretto a pagare ingenti risarcimenti per il mancato rispetto degli accordi sulle licenze di trasmissione, stipulati nel 2012 e con scadenza ventennale. Ecco allora che sorge il grosso problema: come salvare le emittenti televisive senza esborso di denaro, destinando comunque la banda 700 MHz per la rete mobile, come prescritto dalla direttiva Europea?
Qui entra in gioco il DVB-T2. Il nuovo standard garantirebbe infatti una migliore gestione della banda, permettendo di mantenere intatto il panorama televisivo italiano per come lo conosciamo attualmente, anche rinunciando alle frequenze tra i 694 e i 790 MHz. Per broadcaster e governo il problema sarebbe quindi praticamente risolto. Purtroppo, soltanto una piccolissima parte degli apparecchi televisivi e dei decoder domestici sono al momento compatibili con il nuovo standard. Ecco quindi che diverrebbero necessari nuovi acquisti, con esborsi di denaro più o meno importanti, seccature e fastidi che al solito coinvolgerebbero larga parte della popolazione, con gli utenti anziani tra i più colpiti. Difficile che l'opinione pubblica possa digerire facilmente una situazione di questo tipo, e le prime avvisaglie di un generale malcontento si stanno già facendo sentire, soprattutto sul web. Una parte dei cittadini, però, potrebbe accettare il passaggio più di buon grado se venissero illustrati in maniera più dettagliata i vantaggi assicurati dal nuovo digitale terrestre.