Si è vero. Gli uomini che soffrono di disfunzione erettile mostrano a livello lavorativo una minore produttività rispetto agli uomini senza questo problema. Per questo studio è stato utilizzato il Work Productivity and Activity Impairment Questionnaire, uno strumento validato, grazie al quale adesso abbiamo uno spaccato sociale di questa condizione così diffusa.
- spiega Emmanuele A. Jannini, professore di Endocrinologia e sessuologia all'Università dell'Aquila.
C'è poi un elemento che accomuna tutti i lavoratori: la crisi. Infatti le difficoltà economiche e lavorative producono ansia, depressione e disagio sessuale.
Il consiglio che devo dare è quello di andare dal medico e raccontare la propria disfunzione per ricevere la corretta diagnosi e il giusto aiuto, anche farmacologico. E siccome siamo in tempo di crisi, magari con particolare attenzione anche i costi della terapia".
- precisa Jannini in un'intervista su Libero.
Lo studio dimostra infine che l'effetto della disfunzione erettile non riguarda solo chi è prossimo alla pensione. Sotto i cinquant'anni la percentuale di "tempo lavorativo" perduto è prossima al 10%, esattamente il doppio di quanto accade tra chi riesce a far l'amore senza problemi.