Il Cratere “Caruso” è stato scoperto grazie all’impegno dal giovane astrofisico italiano Mario D’Amore, collaboratore della missione Nasa attualmente su Mercurio e ricercatore a Berlino presso il DLR (Deutsches Zentrum fuer Luft- und Raumfahrt e.V), l’agenzia spaziale tedesca che si occupa delle ricerche nel settore del volo spaziale. Come prassi lo scopritore ha diritto di decidere il nome e Mario D'Amore ha scelto “Caruso”.
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