Lo stereotipo
... è la visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità.
Si tratta di un concetto astratto e schematico che può avere un significato neutrale, positivo o negativo. Lo stereotipo aiuta a decodificare le informazioni in base alle aspettative, focalizzando quindi le attenzioni su alcuni dettagli esterni per interpretare un comportamento.
Tutti conosciamo quindi lo stereotipo. È la modalità con cui la nostra mente tende a semplificare un ragionamento, facciamo qualche esempio:
- gli italiani sono mafiosi mangiatori di pizza e suonatori di mandolino
- gli inglesi sono ubriaconi e patiti di calcio
- i cinesi sono tutti uguali e immortali, nonché gialli
- le bionde sono stupide
- i parrucchieri sono gay
- le lesbiche sono camioniste con i capelli corti
- gli americani tutti obesi
- e -naturalmente- nessuna donna sa guidare un’auto.
Come si nota, queste sono tutte generalizzazioni con cui ci ritroviamo spesso e volentieri a confrontarci, che utilizziamo nel nostro linguaggio comune, che sfruttiamo spesso quando tendiamo a generalizzare ma che potrebbero sfociare nel negativo e guadagnare, paradossalmente, un fondo di verità. Uno stereotipo negativo porta sicuramente ad un atteggiamento di pregiudizio nei confronti di quelli che lo stereotipo considera diversi, strani, sbagliati.
Il pregiudizio
... è un “giudizio prematuro” che basa il suo essere in un’informazione incompleta ed insufficiente. A sua volta, un pregiudizio può sfociare in un sentimento negativo nei confronti di un gruppo sociale di persone considerate, appunto per la mancanza di informazioni, in modo sbagliato.
Non si va, quindi, ad affrontare in maniera più completa un’informazione. Si rimane catapultati nel superficiale e non si tende ad approfondire. Questo atteggiamento è successivo allo stereotipo ed è un insieme di atteggiamenti che un gruppo di persone seguono perché parte di un’ideologia creatasi nel gruppo sociale di riferimento che può sfociare in atteggiamenti più gravi come la discriminazione. Ed eccoci tornati al punto di partenza.
Spesso e volentieri, si tende a non voler cambiare il proprio pregiudizio e stereotipo a cui ci ancoriamo come se avessimo paura di scivolare dalla boa e imparare a nuotare. Si crea quindi questo meccanismo o per timore o per sentita predominanza nei confronti di altri.
Se andiamo a vedere nel passato, in America, nell’atteggiamento dei bianchi nei confronti dei neri, vediamo come lo stereotipo vedeva l’etnia bianca come la predominante nei confronti delle altre, il che portava ad una discriminazione razziale nei confronti dei neri che si ripercuoteva nella vita sociale. Il pregiudizio, quindi la chiusura mentale nei confronti degli altri, porta inevitabilmente ad un atteggiamento di discriminazione che non ha nessuna valenza positiva. Perché, ricordiamo, lo stereotipo può essere neutrale, positivo o negativo, il pregiudizio tende alla negatività in quanto superficiale, la discriminazione è sempre negativa!