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Martedì, 18 Settembre 2012 02:00

Pregiudizi: armi di distruzione di massa

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Riproduzione della "Calunnia di Apelle" di Sandro Botticelli, tavola 62x91, Firenze, Galleria degli Uffizi
Riproduzione della "Calunnia di Apelle" di Sandro Botticelli
tavola 62x91, Firenze, Galleria degli Uffizi

Pettegolezzo, calunnia, denigrazione, diffamazione, insinuazione, maldicenza, dicerie... Il tutto finalizzato a togliere a qualcuno il buon nome, il valore, la credibilità, l'onore... Se occorre, anche post-mortem.

Soprattutto nei paesi, dove tutti si conoscono, chiunque può impunemente essere oggetto di pettegolezzo. L'infondatezza delle chiacchiere non è un impedimento alla loro diffusione, bensì un fattore determinante. E anche in ambito pubblico non si scherza, è sufficiente riflettere sul discredito versato scientemente da uomini politici più o meno improvvisati sui magistrati: qualcosa resta pur sempre addosso... e ha l'intollerabile e imperdonabile potere di mettere in secondo piano persino una moltitudine di magistrati, i più, la cui integrità è fuori dubbio. Il pettegolezzo, l'insinuazione provocano soltanto effetti negativi sia per la caduta d'immagine sociale sia per l'identità della persona infamata.

Pettegolezzi e dicerie sono delle costanti antropologiche. Primo Levi nella sua opera «Del pettegolezzo» lo aveva intuito quando scriveva:

il pettegolezzo è una forza della natura umana. Chi ha obbedito alla natura trasmettendo un pettegolezzo, prova il sollievo esplosivo che accompagna il soddisfacimento di un bisogno primario

Secondo Allport e Postman, che condussero ricerche dal 1945 al 1947, la diceria riguardo a organizzazioni, gruppi sociali, singoli individui non è altro che una deformazione grossolana dell'informazione iniziale dovuta a tre processi:

  1. appiattimento: la circolazione della diceria fa perdere i dettagli iniziali per arrivare alla fine ad essere breve e concisa. Non è raro che dopo essere propagata diventi uno slogan;
  2. accentuazione: su alcuni aspetti, quelli più curiosi, più scabrosi vengono create delle iperboli. Gli aspetti più interessanti per il senso comune vengono quindi enfatizzati ed esagerati oltremodo. Agiscono da rinforzo positivo per alcune aspettative ed alcuni pregiudizi insiti nella mentalità comune;
  3. assimilazione: è una modalità per rendere più accattivante la narrazione della storiella.

Una vera e propria calunnia è diffondere la voce che qualcuno abbia contratto una malattia infettiva, oppure che sia omosessuale o pedofilo, partendo da un "sentito dire", da un pettegolezzo di paese, appunto. Il più delle volte, tra l'altro, riguarda la sfera sessuale e a me non sembra neppure molto strano in un Paese, il nostro, dove i tabù sessuali -grazie all'educazione che generalmente riceviamo- sono tanto tenacemente abbarbicati alle nostre menti e non viviamo il sesso, qual è in realtà, come salutare e naturale, ma come cosa "sporca", da nascondere, di cui avere vergogna, di cui non riuscire neppure a parlare serenamente. Tuttalpiù siamo disponibili a tradurlo in barzelletta, naturalmente discriminando sui generi, anche in questo caso a suon di pregiudizi. Tutto questo, insieme ad altri pregiudizi sulla superiorità o inferiorità degli individui, delle cosiddette razze o delle credenze religiose, lo riceviamo a partire dal latte materno, poi proseguono a instillarcelo nelle scuole, nelle chiese, nelle conventicole di partito eccetera eccetera.

Ma vi sarà pure un momento, nella vita di ciascuno di noi, in cui riusciremo a liberarci dall'indottrinamento, dai dogmi, dai pregiudizi e a mettere in moto le innate capacità intellettive e critiche che, se non atrofizzate, accompagnano ciascuno di noi fin dalla nascita? Malgrado tutto, e soprattutto malgrado la decadenza civile e morale che ha il sopravvento (come nell'attuale stato di cose) in molti periodi della storia dell'uomo, continuo a sperare in una sorta di "nuovo Rinascimento". I pregiudizi, la calunnia sono devastanti, sono all'origine di persecuzioni e distruzioni: l'essere umano ha in sé tutte queste pulsioni negative, ma anche tutte le capacità per contrastarle e per trionfare su di esse.

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