È un problema che incuriosisce dal punto di vista estetico, ma difficile e con vari quesiti nei quali bisogna entrare nel merito e che richiedono conoscenze profonde. Una di queste è la misura della lunghezza di un arco di curva: un problema difficile anche per chi deve fare l'esame di analisi 2 all'università. È vero che sulle tracce si dà un aiuto, ma è una nozione concettuale alla quale si arriva in modo non banale.
Come un problema simile sia diventato una traccia dell'esame di maturità non è così semplice da ricostruire. Potrebbe essere un'idea data da qualcuno che forse non si rende conto di quello che fanno gli insegnanti di liceo. Bisognerebbe invece considerare che la prova di matematica arriva alla fine di un percorso di 5 anni nel quale la matematica non ha moltissime ore e che un quesito come quello della bicicletta con le ruote quadrate creerebbe non poche difficoltà anche agli studenti universitari che devono affrontare l'esame di analisi 1 nella facoltà di Ingegneria.
Tutto questo è un peccato perché l'esame di maturità è sempre stata una bussola per gli insegnanti, che devono capire come interpretare le indicazioni ministeriali, che sono molto ampie. Senza dubbio l'indicazione che deriva da una prova del genere è scoraggiante perché richiede di andare molto avanti con il programma, senza il tempo utile per consolidare le nozioni di base. Sarebbe invece opportuno essere più realistici e puntare sul ragionamento e sul consolidamento di nozioni di base, visto che all'università gli studenti spesso sbagliano su cose molto facili.
Se invece il quesito difficile è inserito, per scoprire i geni, come spesso si giustificano queste scelte, era forse necessario inserirne uno in più.