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Affronta la tua giornata con una sana risata
Armando Testi

Armando Testi

Studi umanistico-letterari; un lungo passato da imprenditore nel settore della moda; importanti obbiettivi -anche internazionali- raggiunti; da sempre interessato alle questioni delle aziende.

Opera dal 1998 nel settore Informatica & Internet; da oltre 10 anni in collaborazione con «Luigi Caruso» per fornire ai propri clienti -anche nella modalità chiavi in mano- soluzioni integrate -particolarmente- innovative e creative.
Attualmente sta collaborando con il progetto «WeEurope» come Noi-Europa che basa i suoi obbiettivi sulla doppia dicotomia:

  1. promozione del territorio e sostegno alle piccole imprese;
  2. locale e globale.

In particolare si sta dedicando alla gestione della prima emanazione del progetto: questo sito - nelle aree «front-end» & «business-end».

Vilipendio

Etimologia

Dal latino: vilipendium, derivato di "vilipendere" stimare di poco valore, composto di "vilis" di poco valore, e "pendere" pesare. Sostantivo.

Significato
  1. Il mostrare disprezzo, disistima espressi con parole, scritti o atti gravemente offensivi: questa non è più critica, è vero e proprio vilipendio. Disprezzo espresso in modo ostentato.
  2. In diritto penale, reato di vilipendio, figura di reato prevista dal codice penale, consistente nell’offendere con parole, scritti o atti di grave e offensivo disprezzo valori ritenuti particolarmente degni di rispetto: reato di vilipendio alla nazione, alla bandiera nazionale; vilipendio della Repubblica, delle istituzioni, della religione, o di cadavere, di sepolture.
Verbo

Vilipendere: considerare e trattare con palese disprezzo.

Sostantivo

Vilipendenza: disprezzo.

Sinonimi

Diffamazione, dileggio, ingiuria, offesa, oltraggio, vulnus.

Contrari

Celebrazione, elogio, encomio, lode, esaltazione, glorificazione, rispetto.

Le arguzie di Pierino

La maestra interroga gli alunni:
"Chi sa dirmi una parola con tre esse?"
E Pierino: "Io signora maestra!"
"Dimmi Pierino"
"Bistecca!"
"Ma che stai dicendo? E' con una sola esse!"
Pierino: "Ma è una bistecca con l'osso!"

Pomponio

(12 R)

Auscultare disce si nescis loqui

Impara ad ascoltare se non sai parlare

(Per imparare a parlare bene è necessario sapere ascoltare)

Mercoledì, 03 Febbraio 2016 02:00

#Aforismi: alcune frasi di #MassimoMoratti

Un uomo col volto allungato, fronte alta, di una certa età ma in forma, grandi zigomi, occhiali

Massimo Moratti

(1945 – vivente)
Imprenditore e dirigente sportivo italiano.


  • Come regalo ad un arbitro? Prosciutto, a Natale. Anche sciarpe o guanti, ma il prosciutto è il regalo più gradito. Si mangia e non rimane come prova.
  • Quando mi raccontano barzellette sull'Inter faccio finta di ridere, ma non mi diverto per niente.
  • Se sei su un gradino più alto degli altri devi sentirti mille responsabilità in più rispetto a chi non è su quel gradino.
  • L’Inter è un grande allenamento alla pazienza.
  • Siamo in un paese democratico e non si può impedire a nessuno di andare allo stadio. Io penso che i tifosi debbano andare anche in trasferta, ma è chiaro che questo è valido quando i tifosi fanno i tifosi. Se fanno qualcos'altro sono qualcos'altro e allora devono essere presi dei provvedimenti.
  • Il fatto che l'Inter abbia vinto dopo Calciopoli dimostra quanto questa sia stata una vera truffa per il calcio italiano, una prova in più di quanto stava accadendo. Era frustrante quando dicevano che spendevo e non vincevo. Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica.
  • Per me è difficile vedermi di sinistra, sono petroliere, proprietario di una squadra di calcio, quello tra i presidenti che spende di più... Ma la gente mi considera di sinistra.
  • Un ricco deve avere un complesso di colpa perché deve pensare a quanto sta male tanta gente nel mondo.
  • Il fascino dell'Inter è il piacere della sofferenza.
  • L'Inter è Milano, i tifosi dell'Inter sono sempre stati considerati i milanesi veri... L'Inter ha sempre rappresentato l'orgoglio dello sport milanese, ha più radici l'Inter per la città che il Milan anche se poi, comunque, anche la squadra rossonera ha fatto bene.

Victor-Marie Hugo

(Besançon, 26 febbraio 1802 – Parigi, 22 maggio 1885)
E' stato un poeta, drammaturgo, saggista, scrittore, aforista, artista visivo, statista, politico e attivista per i diritti umani francese, considerato il padre del Romanticismo in Francia.


 

  • La libertà comincia dall'ironia.
  • Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino.
  • Il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano.
  • Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori.
  • E' una cosa ben schifosa, il successo. La sua falsa somiglianza con il merito inganna gli uomini.
  • Un complimento è come un bacio dato attraverso un velo.
  • Nel destino di ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama disperazione.
  • Inferno cristiano: fuoco. Inferno pagano: fuoco. Inferno maomettano: fuoco. Inferno indù: fiamme. A credere alle religioni, Dio è un rosticciere.
  • La vita è il fiore per il quale l'amore è il miele.
  • Si può resistere all'invasione degli eserciti, ma non a quella delle idee.
  • Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
  • Dio aveva fatto soltanto l'acqua, ma l'uomo ha fatto il vino!

Seneca

(Controversiae, 1, 1, 14)

Iniquum est conlapsis manum non porrigere

E' cosa iniqua non porgere la mano a chi è caduto

(L'espressione è un invito a porgere una mano aiutando i deboli e coloro che si trovano in condizioni disagiate)

Mercoledì, 08 Aprile 2015 02:00

#Barzellette #xbambini: una droga per i gatti

A proposito di  gatti

"Sapete come si chiamano i gatti che si drogano?" Chiede il papà ai suoi due figli.
"No non lo sappiamo, diccelo tu"
Allora il papà:"I gatti drogati si chiamano DROGATTI"

 

Utopìa

Etimologìa

Dal nome del paese immaginato da Tommaso Moro (1516) che pensò a 'nessun luogo' usando le parole greche "où" non, e "tòpos" luogo, quindi 'non luogo', luogo che non esiste. Sostantivo.

Significato
  1. Concezione immaginaria di un governo o di una società ideali che non trova riscontro nella società ma che viene proposto come modello, talvolta con valore di prototipo non realizzabile, astratto, altre volte invece come positiva capacità per un rinnovamento sociale.
  2. Per estensione, concezione, idea, progetto, aspirazioni, vanamente proposti in quanto fantastici e irrealizzabili: ciò che dici è molto nobile, ma è solo un'utopia; la pace universale è sempre stata considerata un'utopia.
Aggettivi

Utòpico: che ha le caratteristiche dell'utopia: piano, progetto, ideale utopico.
Utopistico: che è proprio dell'utopia o dell'utopista: progetti, ideali utopistici.

Sostantivo

Utopista: chi coltiva e persegue ideali utopici.

Avverbio

Utopisticaménte: in modo utopistico, da utopista.

Sinonimi

Chimera, fantasia, fantasticheria, ideale, illusione, miraggio, sogno, castello in aria, desiderio, speranza.

Contrari

Realtà, concretezza, dato di fatto.

Indro Montanelli

(1909 - 2001)
Giornalista, Saggista e Commediografo Italiano


  • Il bordello è l'unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto.
  • Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai.
  • Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
  • Lo Stato dà un posto. L'impresa privata dà un lavoro.
  • Nulla finisce mai in tempi certi in Italia, tranne le partite di calcio.
  • Agnelli ha detto che non siamo nella repubblica delle banane, però qualche banana in Italia c'è, perché avvengono cose veramente singolari.
  • Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.
  • I mariti italiani, per comprar la pelliccia alle mogli, spendono più di tutti i loro colleghi europei. Poveri, ma pelli.
  • I nostri uomini politici non fanno che chiederci, a ogni scadenza di legislatura, «un atto di fiducia». Ma qui la fiducia non basta; ci vuole l'atto di fede.
  • Il bello dei politologi è che, quando rispondono, uno non capisce più cosa gli aveva domandato.

Per quale amore?

Stanno facendo l'amore, e la moglie, alquanto brutta e racchia, si ferma all'improvviso e domanda al marito:
"Ma tu, caro, mi hai sposato per amore o per i miei soldi?"
"Per amore, tesoro!"
"Giura!"
"Te lo giuro. E adesso se vuoi che io continui a fare quello che stavo facendo, ti spiace mettere la faccia sotto il cuscino?"

Insegnante fa lezione anche durante la gita


Il maestro, durante una gita in collina, cerca di insegnare ai suoi ragazzi i punti cardinali:
"Allora, Giovanni... davanti a te hai l'ovest, alla tua destra hai il nord e alla tua sinistra il sud; cosa hai alle spalle?"
"lo zainetto, signor maestro!"

Proverbio

Cum Romae fueritis, romano vivite more

Quando sarai a Roma, vivrai all'uso romano

(E' un invito ad adattarsi alle usanze di un paese se si deve soggiornarvi per lungo tempo e corrisponde al nostro proverbio: paese che vai usanze che trovi)

Squinternato

Etimologia

Da: quinterno, derivato di "quinto" sul modello di quaderno (gruppo di cinque fogli piegati in due e inseriti uno dentro l'altro) con l'aggiunta di "s" che dà un significato contrario. Aggettivo e sostantivo. Anche participio passato del verbo squinternare.

Significato
  1. Di volume o fascicolo, scompaginato: quaderno o libro squinternato per rilegarlo di nuovo oppure sfasciato, ridotto in cattive condizioni: guarda come hai squinternato questo quaderno!
  2. Turbato profondamente, sconvolto, in stato di confusione mentale riferito a persona: le traversie e i dispiaceri l’hanno squinternata. Persona sregolata nelle abitudini e nel comportamento, o stramba, con il cervello balzano, non completamente a posto; sostantivo: è sempre stato uno squinternato.
Verbo

Squinternare: nel significato dell'aggettivo e del sostantivo.

Sinonimi
  • Scompaginato, sfacicolato, spaginato, sfasciato, distrutto
  • Debosciato, sbalestrato, sbandato, scombinato, spostato, sregolato, squilibrato, anormale, pazzo, folle, dissennato, scriteriato, balordo, svitato.
Contrari
  • Rilegato, intero, intatto.
  • Saggio, equilibrato, normale, sano.
Domenica, 21 Agosto 2016 02:00

#Aforismi: alcune #battute di Alberto Sordi

Alberto Sordi

(Roma, 15 giugno 1920 – Roma, 24 febbraio 2003)
E' stato un attore cinematografico, doppiatore e regista italiano. Importante interprete della storia del cinema italiano, con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni fu uno dei "mostri" della commedia all'italiana, nonché, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, rappresentante della romanità.




Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine.
Una solitudine, però, molto relativa,
perché il lavoro riesce a riempire
completamente la mia esistenza.

  • Una volta anche solo il fatto di andare a piedi, di salutarsi, di sentirsi parte di una società, aiutava a essere più umani.
  • La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L'ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.
  • Nei miei film io mi limito a riflettere le inquietudini di tutti noi, il pessimismo dilagante.
  • Se Fellini mi dicesse: «Albe', ho una parte per te nel mio prossimo film...» Eh, allora come faccio a dire di no? Con Federico ho fatto «Lo sceicco bianco», «I vitelloni», e se so' quello che sono, oggi, lo devo anche a lui, no?
  • Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi.
  • Sono un credente, un cattolico osservante. La domenica vado a messa. Mi faccio la comunione. Be', diciamo la verità, è deprimente constatare che la mia religiosità stupisce, non le pare?
  • Se il mondo fosse come lo presenta un certo cinema d'oggi, sarebbe un incredibile bordello.
  • Dubito fortemente di poter essere matrimoniabile.
  • [Mussolini] Mi faceva ridere. Per me era un grande attore comico, forse involontario. Naturalmente lo ammiravo, come tutti. Però, ripeto, mi faceva ridere. Aveva delle battute impressionanti.
  • Noi abbiamo avuto il privilegio di nascere a Roma, e io l'ho praticata come si dovrebbe, perché Roma non è una città come le altre. E' un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
  • I preti ci hanno insegnato tutto, la socializzazione, l'equilibrio tra il bene e il male, il piacere del perdono dopo uno strappo alle regole.

Un alcolista entra nello studio del dottore

È pallido, emaciato e le mani gli tremano in continuazione.
Il medico lo visita e alla fine:
"Lei, amico mio, beve molto?"                   
"Io ci provo, ma con queste mani il nettare dell'uva se ne va quasi tutto per terra..."

Incontro tra due tori

- Ehi, come ti va la vita?
- Non tanto bene
- Che ti è successo? Che problema hai?
- Non mi è successo niente, ma questo è un periodo di vacche magre!

Cicerone

(De mulierum levitate, 1)

Crede ratem ventis, animam ne crede puellis

Affida la nave ai venti, ma non il cuore alle fanciulle

(Consiglio di non fidarsi delle donne a causa della loro superficialità e della instabilità  del loro animo)

 

Gesù risorto con due angeli ai piedi"Resurrezione" - Sacro Cuore di Bellaria

PRIMAVERA 1938

di Bertolt Brecht
traduzione di Annapaola Laldi

Oggi, domenica di Pasqua, presto
Un'improvvisa tempesta di neve
si e' abbattuta sull'isola.
Tra i cespugli verdeggianti c'era neve. Il mio ragazzo
mi ha portato verso un piccolo albicocco attaccato alla casa
strappandomi ad un verso in cui puntavo il dito contro coloro
che stanno preparando una guerra che
può cancellare
il continente, quest'isola, il mio popolo,
la mia famiglia e me stesso. In silenzio
abbiamo messo un sacco
sopra all'albero tremante di freddo.

Crittografìa (o criptografìa)

Etimologia

Termine coniato da G. Selenus (1624) composto da due parole greche:"kryptós" nascosto, e "graphía" scrittura. Sostantivo.

Significato

E' la branca della crittologia che tratta delle "scritture nascoste", cioè dei metodi per rendere un messaggio offuscato in modo tale da non essere comprensibile/intelligibile a persone non autorizzate a leggerlo.
Un tale messaggio si chiama comunemente crittogramma e le tecniche usate tecniche di cifratura.

  1. Crittografia come scrittura segreta: cioè tale da non poter essere letta se non da chi conosce l’artificio usato nel comporla; mediante scrittura invisibile, cifrata, convenzionale.
  2. Crittografia come insieme di teorie (manuali, meccaniche o elettroniche) che permettono di cifrare un testo in chiaro.
  3. In enigmistica: tipo di rebus letterale.
  4. Per estensione: scritto o testo oscuro di non facile interpretazione.
Sostantivo

Crittografo: esperto di crittografia. Macchina che traduce un testo in chiaro in un testo cifrato e viceversa.

Sinonimi

Cifra, codice, crittogramma.

Gli uomini secondo le donne

  • Gli uomini sono come gli spermatozoi. Solo uno su un milione è utile. (Anonimo)
  • Sono esseri mitologici. Mezzi uomini e mezzi pirla. (Luciana Littizzetto)
  • Gli uomini. Se sono fighi, sono scemi. Se sono intelligenti, sono cessi. Se sono fighi e intelligenti, sono psicopatici. (barbyeturica, Twitter)
  • La differenza tra uomini e donne? Le donne vogliono un uomo che sappia soddisfare ogni suo desiderio. Gli uomini vogliono qualsiasi donna sappia soddisfare il loro unico pensiero fisso. (Anonima)
  • Se un uomo si ricorda il colore dei vostri occhi è solo perché avete le tette piccole! (Anonima)
  • Dovreste smetterla di giudicare le donne dalle tette, ché se queste cominciano a giudicarvi dalle palle, molti di voi sono spacciati. (mlicenza, Twitter)
  • Ci sono uomini che tu gli apri il cuore. E loro tentano lo stesso di infilarci il pisello (manuela_reich, Twitter)
  • Nella vita abbondano i maschi, ma scarseggiano gli uomini. (Bette Davis)
  • Dietro ogni uomo di successo c’è una donna che non capisce perché. (Maryon Pearson)
  • E la donna fu creata senza palle perché già si sapeva che la sua vita sarebbe stata piena di coglioni. (Anonima)

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