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Affronta la tua giornata con una sana risata
Armando Testi

Armando Testi

Studi umanistico-letterari; un lungo passato da imprenditore nel settore della moda; importanti obbiettivi -anche internazionali- raggiunti; da sempre interessato alle questioni delle aziende.

Opera dal 1998 nel settore Informatica & Internet; da oltre 10 anni in collaborazione con «Luigi Caruso» per fornire ai propri clienti -anche nella modalità chiavi in mano- soluzioni integrate -particolarmente- innovative e creative.
Attualmente sta collaborando con il progetto «WeEurope» come Noi-Europa che basa i suoi obbiettivi sulla doppia dicotomia:

  1. promozione del territorio e sostegno alle piccole imprese;
  2. locale e globale.

In particolare si sta dedicando alla gestione della prima emanazione del progetto: questo sito - nelle aree «front-end» & «business-end».

Domenica, 23 Agosto 2015 02:00

#ModiDiDire: salvare capra e cavoli

Come salvaguardare tutti


E' un modo di dire con cui si intende salvaguardare con una decisione gli interessi dei soggetti salvaguardando ciascuno.
Nasce da un gioco di logica che sfida a trovare la soluzione, per trasportare al di là del fiume, dei cavoli, una capra e un lupo, avendo a disposizione una barchetta capace di trasportare solo una cosa per volta assieme al traghettatore.
La difficoltà sta nel non lasciare sulla medesima sponda la capra con i cavoli (altrimenti se li mangerebbe), né lasciare il lupo con la capra( altrimenti se la mangerebbe): Tu sapresti risolvere il gioco? Prova prima da solo senza guardare la soluzione che segue.

Locuzioni comuni

Sic et simpliciter

Così e basta

(Semplicemente così, senza alcuna variazione)

Locuzioni comuni

Modus vivendi

Modo di vivere

(E' una formula giuridica che indica un accordo tra due persone o due Stati prima in contrasto che cercano di risolvere una convivenza altrimenti difficoltosa)

Locuzioni comuni

Vis comica

Forza comica

(Espressione usata a proposito della comicità di una situazione, di un personaggio o di una scena teatrale)

Locuzioni comuni

Alter egoLatine loqui

Un altro me stesso

Si dice di un facente funzione o di chi rappresenta in tutto un'altra persona.

Locuzioni comuni

Una tantum

Per una sola volta

Espressione riferita al pagamento straordinario di una tassa - che poi magari diventa "una semper"!

Mercoledì, 19 Agosto 2015 02:00

#Aneddoti: servizio delicato ad un cardinale

Un servizio difficile


La vicenda si svolge in Francia nel 1870.
Un grasso cardinale, tormentato dalla colica, era solito farsi curare dal proprietario di una farmacia, il quale, come rimedio, effettuava lui stesso a sua eminenza un clistere.
Un giorno, per combinazione, il farmacista è malato e, non potendosi recare dal cardinale, manda il suo aiutante maggiore raccomandandogli caldamente di trattare con delicatezza il porporato usando sempre il nome "Eminenza".
Costui va con l'occorrente per il delicato servizio e, dopo essersi presentato con le riverenze d'uso, si accinge ad effettuare il servizio: ma ahimé prova molte difficoltà nell'introdurre il cannello del suo strumento nel luogo recondito di sua eminenza e perciò gli dice:
"Piaccia all'eminenza vostra introdurre da sé il cannello cosicché rischierò meno di farle del male, poiché l'eminenza vostra ha due eminentissime eminenze che impediscono l'ingresso al suo rispettabile foro"

Locuzioni comuni

Lapsus calami / lapsus linguae

Errore di penna, di scrittura / errore di lingua

(Si dice nel caso di un errore commesso dallo scrivente per distrazione o per fretta. Se l'errore è stato commesso parlando ci si giustifica dicendo lapsus linguae)

Locuzioni comuni

Post scriptum

Dopo quanto scritto

(Aggiunta ad una lettera o ad un e-mail dopo la firma, molto spesso abbreviata in "P.S.")

Sabato, 15 Agosto 2015 09:34

#Aneddoti: gli ostacoli

A cosa servono gli ostacoli della vita

Si narra che in tempi antichi un re facesse collocare una pietra enorme in mezzo ad una strada.
Quindi, nascondendosi, rimase ad osservare per vedere se qualcuno si fosse preso la briga di spostare la grande pietra che troneggiava in mezzo alla strada.
Alcuni mercanti ed altri sudditi molto ricchi vi passarono e si limitarono a girarle attorno; altri protestarono contro il re dicendo che non manteneva le strade pulite, ma nessuno di loro provò a muovere la pietra.
Un campagnolo passò di lì con un grande carico di verdure sulle spalle; avvicinandosi al grande ostacolo poggiò il carico al lato della strada per tentare di rimuoverlo.
Dopo molta fatica e sudore riuscì finalmente a spostare la pietra, spingendola fino al ciglio della strada.
Tornò allora a prendere il suo carico e notò che sotto la pietra spostata c'era una piccola borsa.
La borsa conteneva molte monete d'oro e una lettera scritta dal re che diceva che quell'oro era per la persona che avesse rimosso la pietra dalla strada.
Il campagnolo capì quello che molti di noi neanche comprendono:
"Tutti gli ostacoli sono un'opportunità per migliorare la nostra condizione."

Locuzioni comuni

Transeat

Passi pure

Si usa anche nel senso: "lasciamo correre", "lasciamo perdere".

Locuzioni comuni

Ab ovo

Dall'uovo

(Locuzione riferita oggi  a discorsi in cui una storia viene raccontata incominciando, per lo più inutilmente, dalle più lontane origini)

Polìcromo

Etimologia

Dal greco: polycromos, composto di "poly" molti e "kromos" colore. Aggettivo.

Significato
  1. Di più colori; facciata polìcroma, chiesa decorata con marmi p.; per estensione, folla policroma formata da persone vestite con abiti di colori diversi fra loro. 
  2. In senso figurato, letteralmente, composito, eterogeneo: (Montale) una policroma assemblea di gente stupefatta.
Verbo

Policromare: decorare con policromia.

Sostantivo

Policromia: varietà di colori.

Aggettivi

Policromato: nel significato del verbo. Anche participio passato del verbo policromare.
Policromatico: di molti colori; detto di luce composta di più componenti monocromatiche.

Sinonimi

Multicolore, policromatico, policromato, variopinto, screziato, variegato, colorato.

Contrari

A tinta unita, monocolore, monocromatico, monocromato, monocromo, unicolore.

 

Venerdì, 14 Agosto 2015 02:00

#Aneddoti: furbizia del frate cappuccino

Il Cappuccino e il ladro


Un cappuccino questuante ritornava al convento con la sua bisaccia ben guarnita sulle sue spalle, quando, attraversando un bosco, viene fermato da un malfattore, il quale, puntandogli la pistola alla gola, gli intima di darli la borsa pena la vita.
Il povero monaco si rassegna e cede la bisaccia contenente un centinaio di euro con pane e salumi frutto dell'elemosina.
Terminata l'operazione il ladro fa per allontanarsi, ma il cappuccino lo richiama e gli dice:
"Giacché siete stato abbastanza umano per lasciarmi la vita, fatemi un servizio: quando io rientrerò in convento senza la bisaccia e senza soldi non mi crederanno facilmente; tirate allora una pistolettata nella mia tonaca, così avrò un segno importante per dimostrare la verità del fatto"
"Volentieri, - risponde il ladro - stendete la vostra tonaca"
Il colpo parte.
"Non si vede quasi nessun segno!" dice il religioso.
"E' perché la pistola è carica a polvere" risponde il bandito.
"Ne avrete allora qualche altra caricata a pallottole allora!" replica il questuante.
"No! Veramente volevo solo spaventarvi"
"Ah! Furfante! - grida il cappuccino - ora perciò siamo ad armi pari: a noi dunque"
E si avventa al collo del ladro. Siccome il nostro monaco e grande e vigoroso, in men che non si dica, lo atterra facilmente e si riprende la sua bisaccia con i soldi e quant'altro, dopo averlo riempito con una buona dose di botte.

Giovedì, 13 Agosto 2015 02:00

#Aneddoti: Mendicante per amore

San Filippo Neri


San Filippo Neri cercava di provvedere ai suoi ragazzi in tutti i modi possibili e non esitava a bussare alle porte dei palazzi dei ricchi per farsi dare un aiuto. Si narra che una volta, un ricco signore, infastidito dalle sue richieste, gli diede uno schiaffo. Il santo non si scompose: “Questo è per me - disse sorridendo - e ve ne ringrazio. Ora datemi qualcosa per i miei ragazzi”.

Locuzioni comuni

Quantum satis

Quanto basta

(Antica formula di farmacia oggi spesso usata anche nelle ricette culinarie; per esempio: aggiungere acqua quantum satis)

Locuzioni comuni

Punctum dolens

Il punto dolente

(Parte più controversa e scottante di una questione)

Mercoledì, 12 Agosto 2015 02:00

#Aneddoti: rimedio al malgoverno

La consolazione


Il governatore di una certa provincia, in punto di morte si rammaricava molto di aver male amministrato. Per consolarlo il confessore gli disse:
"Eccellenza, Dio domanda conto all'uomo soltanto in ragione dei talenti che gli ha dato. Ora, siccome non ne ha dati nessuno all'eccellenza vostra per ben governare, nessuno ve ne chiederà conto"
Queste parole di consolazione rinfrancarono così tanto lo spirito del governatore che rassicurò presto la sua coscienza e morì tranquillo.

Martedì, 11 Agosto 2015 02:00

#Aneddoti: medico e monsignore

Il piatto indigesto


Un celebre medico buontempone, conosciuto anche per le sue spiritosaggini, era un giorno ospite a pranzo da un prelato. Fu servito, fra le altre vivande, un magnifico dentice ed allora lui batté il suo coltello sull'orlo del piatto in cui era contenuto quel pesce squisito dei nostri mari e, con aria stupita, disse:"Questo è molto difficile da digerire"
Il prelato, molto geloso della propria salute, ordinò subito che si portasse via il dentice; ma il nostro dottore se lo fece portare a sé e si mise a sgranocchiarlo con grande gusto.
"Che fate! - esclamò sorpreso il prelato; - avete detto che quel pesce è difficile da digerire e nonostante ciò lo mangiate con tanto gusto e in così grande quantità?"
"Perdonate, monsignore, ma io ho parlato del piatto, non già del pesce!"

Lunedì, 10 Agosto 2015 02:00

#Aneddoti: l'astrologo e il re

Arguzia di un astrologo


Un astrologo aveva predetto che una signora, che Luigi XI amava teneramente, sarebbe morta fra otto giorni.
Della cosa ne è venuto a conoscenza il re che ordinò di portarlo in sua presenza, ordinando in pari tempo, a quelli della sua corte, che ad un dato segnale, avrebbero dovuto prendere l'astrologo e gettarlo dalla finestra.
Appena il re lo vide:"Tu che pretendi di essere così abile - gli disse - e che conosci tanto precisamente la sorte degli altri, dimmi in questo momento quale sarà la tua, e quanto tempo hai ancora tu da vivere"
Sia che l'astrologo fosse stato segretamente avvertito dell'intenzione del re o che sia pure che ne intuisse da sé: "Sire - gli rispose impassibile - io morirò tre giorni prima di sua maestà!"
Il re, che come ognuno sa, era superstiziosissimo, si guardò bene, dopo quella risposta, di fare il convenuto segnale per gettarlo dalla finestra; anzi fu sua cura particolare affinché nulla gli mancasse.

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