- Agente !!! Hic !!! Lo arresti... hic ! Gli faccia immediatamente l'etilometro... hic ! Mi ha tagliato la strada... hic ! Non ho potuto proprio evitarlo !!!
Daniele Luttazzi
Pseudonimo di Daniele Fabbri
(Santarcangelo di Romagna, 26 gennaio 1961)
Attore, comico, scrittore e musicista italiano.
Il suo pseudonimo è un omaggio al musicista e attore Lelio Luttazzi.
Aforismi di Daniele Luttazzi
- Mio nonno era un duro. Un vero duro. Sulla lapide c'è scritto: Ca..o guardi?
- Era così solare. Parlavi per un'ora con lei, ne uscivi abbronzato.
- Ah smettetela di lamentarvi che qualche spione ascolti le vostre telefonate. Non siete così interessante. Persino la persona a cui state telefonando non vi sta ascoltando.
- Credeva di essere una brava cuoca. Poi un giorno vide il suo cane che mangiava da McDonald's.
- Gli anni sembravano non aver avuto alcun effetto su di lei. Era rimasta la solita stronza che conoscevo.
- Il muscolo più potente del corpo umano? La vagina. Un uomo robusto può sollevarti un divano. Una vagina può farti comprare un divano.
- Ieri sera ad una festa, una ragazza bellissima mi ha offerto da bere e poi mi ha invitato a casa sua. Mi fa:"Scusa un attimo!" Quando ritorna è completamente nuda. Si siede sulle mie ginocchia, comincia ad accarezzarmi, a baciarmi dappertutto e allora ho pensato: "Daniele, questa occasione non fartela scappare!" E così mi sono fatto dare il suo numero di telefono.
La moglie al burbero marito
- Caro, so che sei appena rientrato dal lavoro, ma... si è rotta la televisione!
- E allora? Mica faccio l'elettricista io!
- Qualche giorno dopo:
Caro, so che sei stanco, ma... si è staccata un'anta dell'armadio! - Beh? Mica faccio il falegname io!
- Il mese successivo:
Caro si è otturato il lavandino, ma... questa volta non ti chiederò di ripararlo, perché è già venuto l'idraulico... - Ah, e quanto ha voluto?
- Veramente non mi ha chiesto soldi... ha detto che per ricambiare, o gli preparavo una torta o gli facevo un lavoretto...
- E tu, gli hai fatto una torta, no?
- Mica faccio la pasticciera io!
Da quando qualcuno ha nominato per la prima volta il Punto G di parole al riguardo ne sono state dette tante e scritte moltissime. C'è ovviamente: chi giura di averlo sperimentato; chi assolutamente non lo trova; chi è in grado di spiegarti esattamente le manovre da eseguire; e chi, per la verità, non sa nemmeno bene che cosa sia. Andiamo dunque per gradi e vediamo di capire meglio.
Giorgio Gaberscik in arte Gaber
(Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 01 gennaio 2003)
Giorgio Gaber è stato un cantautore, commediografo, regista teatrale e attore teatrale e cinematografico italiano.
Affettuosamente chiamato "Il Signor G" dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di valore, tra i primi interpreti del rock and roll italiano (tra il 1958 e il 1960).
(Da "Mi fa male il mondo")
Bisogna assolutamente trovare il coraggio
di abbandonare i nostri meschini egoismi
e cercare un nuovo slancio collettivo
magari scaturito proprio dalle cose
che ci fanno male, dai disagi quotidiani,
dalle insofferenze comuni, dal nostro rifiuto!
Perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo.
Milioni di uomini che gridano lo stesso no,
avrebbero la possibilità
di cambiare veramente il mondo.
Aforismi e citazioni di Giorgio Gaber
- Ci sono due tipi di artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano di passare alla cassa.
- La coscienza è come l'organo sessuale, o fa nascere la vita o fa pisciare.
- Non si è mai abbastanza coraggiosi da essere vigliacchi definitivamente.
- È veramente tragico constatare come gli affamati nel mondo costituiscono un gruppo tanto... nutrito.
- Molti hanno aperto le ali senza essere capaci di volare, come gabbiani ipotetici.
- In mezzo a tanta confusione sono affogate le tue idee e come chi è stato tradito da una donna perbene tu ora pensi che tutte le donne siano puttane.
- Tra l'avere la sensazione che il mondo sia una cosa poco seria e il muovercisi dentro perfettamente a proprio agio, esiste la stessa differenza che c'è tra l'avere il senso del comico e l'essere ridicoli.
- Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.