La lupa era sempre più stupita da quello che Nuvola stava facendo per lei.
Ancora un piccolo sforzo ed il lucchetto si aprì. Redrose era libera.
"Con due balzi salì sulla finestra" poi si voltò verso il gattino "Dai vieni, seguimi".
Nuvola le andò dietro, come un cucciolo con la sua mamma. Finalmente erano fuori. La prima iniziò a correre, poi d'un tratto si voltò e vide che il gattino non riusciva a raggiungerla. Era troppo piccolo, così tornò indietro ed avvicinandosi piano, spalancò la bocca e lo afferrò per il collo. Una morsa forte, ma non fatale. E correndo più veloce del vento, si allontanò. In prossimità dell'abitazione di Nuvola, lo lasciò.
"Perché mi hai aiutata?" gli domandò "Non sai che io ero pronta a mangiarti?"
"Non credo che lo avresti fatto" rispose il gattino "So che tu, in fondo sei buona e noi siamo amici, anche se diversi" poi continuò "Gli amici si aiutano nel momento del bisogno, anche a rischio della propria vita. E' questa la vera amicizia."
Redrose era meravigliata da tanta saggezza "Sei così piccolo" disse "ma il tuo cuore è grande e sei coraggioso. Non cambiare mai."
La lupa ritornò nella foresta e raggiunse il branco, dove tutti o quasi, l'accolsero contenti.
Da quella notte, continuarono le loro razzie in città in cerca di cibo, ma Nuvola era intoccabile. Era diventato la piccola mascotte del gruppo.
Sono trascorsi ormai tanti, tanti anni eppure si racconta che nelle notti di luna piena, di avvistino delle ombre per le strade. Esattamente quelle di un lupo e di un gatto. Redrose e Nuvola, le cui anime legate in eterno per il grande gesto di amicizia e coraggio, continuano a camminare fianco a fianco.