Era stato il padre Giacomo ad inculcargli tale desiderio. Ogni tanto, nelle lunghe sere d’inverno, il genitore, gli raccontava una storia del suo paesino natale… in Italia, quattro case, una via ed una piccole piazza… che costituiva l’agglomerato urbano. Gli abitanti erano talmente pochi che si conoscevano tutti … ed erano tutti imparentati tra loro.
Nella Confederazione di Stati come gli Stati Uniti… dove ogni località è costituita da molte etnie… il paesino del padre di George era esattamente l’opposto, con una differenza: nessuno voleva lasciare il paese perché … era un luogo da favola. Ogni abitante aveva una sua storia familiare… ricca di fatti reali… e di leggende.
La famiglia del padre di George aveva “per leggenda” un “ranocchio d’oro” che a intervalli regolari di dieci anni ricompariva nell’orto della famiglia per portare “felicità e benessere”. George, non era diverso dagli altri bambini. Da quando, però, aveva sentito suo padre raccontare la leggenda del “ranocchio d’oro” non aveva più resistito: “Sarebbe ritornato in Italia… avrebbe trovato il ranocchio d’oro… raggiunto la felicità ed il benessere.
Tre anni fa George, tornò in Italia per conoscere i parenti e per vedere l’orto del “ranocchio d’oro”. Il ventenne nato negli Stati Uniti riconobbe tutti i particolari dell’orto…ed raccolse molte altre notizie dal suo “nonno materno”. Anzi, è stato proprio il suo nonno materno a raccontargli come e quando… il “ranocchio d’oro” sarebbe ricomparso: “il giorno preciso sarebbe stato quello del suo 22esimo compleanno, a mezzanotte”. George era ormai affascinato da una simile leggenda.
Un anno fa, un mercoledì, data del suo 22 compleanno, il giovanotto ritornò in Italia. Alle dieci di sera, già era nell’orto e nel luogo preciso dove sarebbe ricomparso “il ranocchio d’oro” proprio come aveva detto il nonno materno. A mezzanotte ci fu la sorpresa. Comparve il “ranocchio d’oro”… con una ranocchietta. Il ranocchio si mise a parlare. “Caro George, visto che sei venuto dagli Stati Uniti per avere felicità e benessere… ho pensato bene di farti felice. Basta che tu George, prendi in mano questa ranocchietta e la porti con te.” George fece quanto suggerito dal “ranocchio d’oro”… In quell’istante la ranocchietta si trasformò in una bellissima ragazza dai biondi capelli… Quando, George la guardò bene, si rese conto che era Jenny, la sua compagna di scuola all’Università con la quale aveva giocato quand’era bambino.
Coloro che credono (alle leggende) ….sanno che “sono finestre sul mondo dei desideri”… e possono avversi in ogni momento. – fine