STIMOLI ESTERNI – Oltre a quanto detto da Freud intorno ai sogni esistono infatti anche degli stimoli sensoriali esterni, in grado di influenzare l'esperienza onirica senza disturbare l'inconscio e la psicanalisi. È universalmente noto per esempio che andare a letto dopo un'abbondante cena può popolare il nostro sonno di incubi, ma uno studio dell'ateneo di Hong Kong aggiunge a questo proposito che, se lo stomaco non è troppo pieno, dormire a pancia in giù regala sogni ad alto contenuto erotico.
LA RICERCA - Durante la sperimentazione, guidata da Calvin Kai-Ching Yu, è stato chiesto a 670 studenti (due terzi erano di sesso femminile) di compilare diversi questionari a proposito dei loro sogni. Ai volontari è stato domandato di precisare quante volte un sogno ricorresse, quanto fosse intenso e quali temi riguardasse. Inoltre i giovani partecipanti hanno descritto quale fosse la posizione assunta durante il sonno. E incrociando i dati i ricercatori hanno notato tra coloro che più spesso dormivano in posizione prona una significativa ricorrenza di sogni a sfondo sessuale. Ma non è tutto, poiché tra i sogni riportati dagli studenti a pancia in giù, oltre a normali fantasie erotiche, sono emerse anche relazioni sessuali con persone potenti o famose e sintomi di erotomania (un disturbo psichiatrico a causa del quale si prova la convinzione infondata e ossessiva che un'altra persona provi sentimenti amorosi nei nostri confronti). A questi contenuti onirici, infine, si sono spesso alternati nel gruppo esaminato disturbi di tipo persecutorio, come venire soffocati o rinchiusi o essere legati senza possibilità di movimento.
DIFFICOLTÀ DI RESPIRAZIONE - I ricercatori della Shue Yan University ritengono che il contenuto dei sogni di chi dorme in posizione prona sia influenzato dalle difficoltà respiratorie causate dalla postura stessa. Sarebbe uno scarso afflusso di ossigeno al cervello infatti a determinare la sensazione di costrizione e affanno riportata da molti degli studenti coinvolti nello studio. «Questa ricerca fornisce la prova che le esperienze oniriche e in particolare il contenuto dei sogni - ha dichiarato Calvin Kai-Ching Yu - possono venire influenzati dalla posizione. Riteniamo che durante il sonno il cervello non sia completamente distaccato dal mondo esterno e dai suoi stimoli, che vengono probabilmente incorporati nel sogno molto più spesso di quanto si è portati a pensare. L'inconscio dei sognatori tenta di dare un senso agli stimoli esterni. E capita a volte che ne faccia un vero e proprio uso».