A contatto con l'epidermide, il lattice proveniente dalla lacerazione delle foglie o dal taglio del fusto può provocare eritema, prurito, bruciore della congiuntiva e della mucosa orale e faringea. Inoltre, se ingerito, dà luogo a nausea, vomito, diarrea e perdita di coscienza.
Attenzione quindi ai bambini e agli animali domestici che spesso, attratti dalla colorazione rossa delle foglie, le rompono e le mettono in bocca, con gravi conseguenze.
Infatti, nonostante la Poinsettia sia ormai prevalentemente coltivata a livello industriale, in realtà vive molto bene all' aperto ed è oramai presente in molte parti del mondo fra cui le Isole Canarie ed il Sudafrica, dove raggiunge le dimensioni di un vero e proprio albero tanto è vero che viene impiegata come pianta per ornare le strade.
Anche se normalmente siamo abituati a vedere stelle di Natale di dimensioni ridotte, queste piante possono raggiungere in natura anche i 2 metri ed in casi eccezionali alcuni esemplari possono raggiungere addirittura i 3- 4 metri. Si racconta addirittura che, in un Parco alla periferia di Città del Messico, esista il più grande esemplare di Poinsettia di oltre sei metri di altezza e con una chioma capace di coprire circa una trentina di metri quadrati.