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La violenza economica
Qualsiasi azione che crea un comportamento di dipendenza economica della vittima nei confronti del carnefice.
A) Nel caso in cui la vittima lavora, mettere in atto delle strategie sul luogo di lavoro che porteranno al licenziamento della stessa.
B) Nel caso in cui la vittima cerca lavoro: accrescere il suo senso di disistima per evitare che si proponga per eventuali posti di lavoro (partecipazione a concorsi, invio curricula ecc.).
È violenza economica:
- vietare, ostacolare o boicottare l'accesso ad un lavoro fuori casa sfruttare la vittima come forza lavoro nell'azienda familiare (contadina, turistica, artigiana, ecc.) senza alcuna retribuzione né potere decisionale o accesso ai mezzi finanziari;
- privare dello stipendio o controllarlo appropriarsi dei proventi del lavoro della vittima ed usarli a proprio vantaggio;
- controllare la gestione della vita quotidiana indebitare la vittima per far fronte alle proprie inadempienze;
- negare, controllare o limitare l'accesso alle finanze familiari (conti in banca o altre finanze) attuare ogni forma di tutela giuridica, anche preventiva, a esclusivo proprio vantaggio e a danno della vittima (intestazione d'immobili o d'attività produttive);
- non adempiere ai doveri di mantenimento stabiliti da leggi e sentenze o essere avari.
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