La malaria
E' la più diffusa e importante malattia tropicale; in italia, dove la malaria autoctona fu debellata nel secondo dopoguerra, il maggior numero di casi di "importazione (in viaggiatori per lavoro o turismo e in soggetti extracomunitari) si verifica in Lombardia.
E' un'infezione sostenuta da microrganismi del genere Plasmodium trasmessi all'uomo attraverso la puntura della zanzara Anopheles femmina infetta. La prevenzione si basa essenzialmente su due punti:
- prevenzione del contatto uomo/zanzara: la scrupolosa attuazione di tutte quelle misure che impediscono il contatto uomo/zanzara riduce già da sola di 10 volte il rischio di contrarre la malaria: queste precauzioni vanno sempre adottate, anche se si assume una chemioprofilassi antimalarica (che non dà mai una protezione completa);
- chemioprofilassi: consiste nell'assunzione di farmaci antimalarici la cui scelta dipende da destinazione, tipo, durata del viaggio, età, gravidanza, patologie, trattamenti in atto nel viaggiatore. La chemioprofilassi è raccomandata per i viaggi in zone ad alto rischio, comunque non assicura una protezione completa: nel caso compaia febbre (con o senza altri sintomi) una settimana dopo una possibile esposizione, rivolgersi ad un sanitario: la malaria può uccidere se il trattamento è ritardato.
in base allo stato vaccinale personale, alla situazione epidemiologica della zona visitata, al tipo di viaggio, potranno essere consigliate alcune vaccinazioni (antitetanica/antidifterica, antipoliomielitica, antiepatite A e B, antirabbica, antifebbre gialla, antimeningococcica, antitifica).