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Armando Testi

Armando Testi

Studi umanistico-letterari; un lungo passato da imprenditore nel settore della moda; importanti obbiettivi -anche internazionali- raggiunti; da sempre interessato alle questioni delle aziende.

Opera dal 1998 nel settore Informatica & Internet; da oltre 10 anni in collaborazione con «Luigi Caruso» per fornire ai propri clienti -anche nella modalità chiavi in mano- soluzioni integrate -particolarmente- innovative e creative.
Attualmente sta collaborando con il progetto «WeEurope» come Noi-Europa che basa i suoi obbiettivi sulla doppia dicotomia:

  1. promozione del territorio e sostegno alle piccole imprese;
  2. locale e globale.

In particolare si sta dedicando alla gestione della prima emanazione del progetto: questo sito - nelle aree «front-end» & «business-end».

Mercoledì, 28 Settembre 2016 02:00

#Aforismi: Paolo Rossi e le sue frasi #comiche

Primo piano di Paolo Rossi con cappello nero in testa giubbotto in pelle nera, barba appena appena incolta, sguardo attento.

Paolo Rossi

(Monfalcone, 22.06.1953 )
Attore, cantautore e comico italiano.

Aforismi di Paolo Rossi

  • Donne e chitarre. Se suoni la chitarra, cucchi le ragazze, dicono... Io andavo alle feste, suonavo la chitarra, 211 altri si ciulavano le ragazze. Una volta che son riuscito a cuccarmi una ragazza, mi hanno ciulato la chitarra.
  • Mi dicevano: vai in Turchia, vedrai cose che non vedrai più. Ci sono andato, con la macchina fotografica. Non l'ho più vista.
  • Come diceva Zarathustra, nella vita, che tu cammini e ti muovi, o ti siedi e lo aspetti, prima o poi uno stronzo lo incontri.
  • Quando ero piccolo tutti mi chiedevano cosa vuoi fare da grande. Gli altri rispondevano il dottore, il tranviere, l'astronauta... Io dicevo: la testa di cazzo. Sono l'unico che ce l'ha fatta.
  • Ho visto per anni e anni uomini sudare e raddoppiare gli sforzi per raggiungere obiettivi che nel frattempo si erano dimenticati.
  • Se avessi paura di sputtanarmi avrei fatto il bancario.
  • Questo nuovo fluire di culture e di problemi antichi e recenti, lontani e sotto casa fa perdere la bussola all'italiano medio che diventa ogni giorno un po' più pirla nel senso di pirlare (dal milanese girare a vuoto, vagolare senza meta)
  • Beppe Grillo? Un buffone, in senso classico naturalmente, che ha saltato lo steccato. Chi fa satira deve restare separato dal potere. Grillo ha sbagliato. E si è trasformato in un predicatore: è una grossa perdita. Quando metteva a fuoco i costumi e i difetti degli italiani, lo faceva con tante modulazioni diverse ed era grande. Basterebbe ricordare "Te la do io l'America". Oggi è un predicatore e ha un tono solo, è monocromo. E poi che bisogno c'è di urlare? La comicità non ne ha bisogno, è di per sé violenza.

 

Scotch

Inglese - Pronuncia: skocc = «scozzese»

  • Come abbreviazione di scotch whisky, il whisky scozzese e talora anche il whisky in genere: ci prendiamo uno scotch? 
  • Nome commerciale di un tipo di nastro autoadesivo trasparente di cellofan (chiamato scotch tape «nastro adesivo scozzese» perché le prime confezioni, apparse nel 1928, avevano come elemento distintivo la decorazione di una stoffa scozzese), usato spesso come nome comune e generico di qualsiasi nastro adesivo trasparente: hai un pezzetto di scotch?; chiudere un pacco con lo scotch.

Salamelècco

Dall'arabo: salàm àlaik, cioè «pace su te», formula usuale di saluto.

  • Saluto, atto di ossequio, complimento troppo cerimonioso e affettato; giudizi affettati ed eccessivamente elogiativi, giudicati non esenti da esagerazione e talora motivati da un qualche intento di piaggeria (e quindi d'ipocrisia), miranti a guadagnarsi la compiacenza del prossimo.Tornando in macchina, aprì dall’esterno il mio sportello e mi fece scendere con un salamelecco, come fossi un ministro (Sandro Veronesi); non riesco a sopportare tutti quei salamelecchi.
  • Sinonimi: inchino, riverenza, cerimonia, ossequio; (al plurale) complimenti, smancerie, leziosità, affettazione.

Celebre mosaico che ritrae Virgilio (con l’Eneide in mano) tra Clio e Melpomene le sue muse
Il mosaico di Virgilio e le Muse
è il più famoso del museo del Bardo
ed è considerato il migliore al mondo.
Rappresenta "Virgilio scrivendo l'Eneide"
e per questo è accompagnato
dalle due muse: Melpomene -della tragedia-
e Clio -della poesia epica.

Publio Virgilio Marone

Conosciuto comunemente come “Virgilio”
Poeta (Andes, 15 ottobre 70 a.C. – Brindisi, 21 settembre 19 a.C.)

Vertuntur species animorum, et pecora motus
nunc alios, alios dum nubila ventus agebat, concipiunt.

Gli animi cambiano e i cuori provano ora un’emozione, ora un’altra, con la mobilità delle nubi spinte dal vento

Particolare degli affreschi presenti in Sala Maccari - Palazzo Madama: Cicerone che parla ad un pubblico
Cicerone pronuncia in Senato le celebri Catilinarie,
davanti allo stesso Catilina,
reo di aver ordito una congiura contro il Senato e lo Stato romano
(Particolare degli affreschi presenti in Sala Maccari
Palazzo Madama)

Marco Tullio Cicerone

Filosofo, avvocato e scrittore(106 a.C. - 43 a.C.)

Omne malum nascens facile opprimitur, inveteratum fit plerumque robustius

Ogni male al sorgere si reprime facilmente; se diventa vecchio per lo più si fa più forte.

Marcello Marchesi in questa foto quando era giovane con il cappello egli occhiali, si vedono delle grosse basette

Marcello Marchesi

(Milano, 4 aprile 1912 – Cabras, 19 luglio 1978)
Comico, sceneggiatore, regista cinematografico e teatrale, paroliere e cantautore italiano.

Aforismi di Marcello Marchesi

  • Proprietario triste. Sono padrone di duecento cessi, forse duecentoventi, con annessi alcuni appartamenti.
  • Me l'avevano detto..M'è scappata la moglie. M'è sgusciata dal letto al primo scuro...Eppure me l'avevano detto di metterla dalla parte del muro.
  • A tavola si invecchia. Mi colpiscono di una donna le stesse parti del pollo:coscia, petto, collo...
  • Progresso. Bella la vita di adesso: si vive più a lungo si muore più spesso.
  • Vocazione. Divenne scrittore durante la luna di miele. Non sapeva che fare.
  • Adeguarsi. La mondana di Merate godimento subito, pagamento a rate.

Stachanov (al centro) parla con un altro minatore
Stachanov (al centro) parla con un altro minatore

Stacanovista

Dal nome del minatore russo Aleksej Grigorevic Stachanov (1905-1978), che nel 1935 raggiunse, nell’estrazione del carbone, un massimo individuale mai raggiunto prima: estrasse 102 tonnellate di carbone in 345 minuti, 14 volte più della quantità prescritta per ogni turno di lavoro; successivamente battè il suo stesso primato con 227 tonnellate di materiale estratto.
Oggi il termine è passato ad indicare semplicemente lo "sgobbone", colui che lavora con esagerato entusiasmo.

Sinonimi: (ironico, nel lavoro) zelante, maniaco, fanatico; gran lavoratore, sgobbone.

Ospedale.
Una signora in sala travaglio sta dando improvvisamente alla luce un bambino.
L'infermiera correndo va ad avvertire urgentemente il medico di guardia:
"Dottore!"
"Sì!"
"Parto!"
"Ah, buon viaggio!..."

Una donna dopo il suo incidente - l'auto è tra il molo e uno yacht

Una signora sta friggendo due uova per la colazione, quando all'improvviso il marito entra in cucina:
"Attenzione... attenzione! Mettici un po' più di olio. Insomma! Ne stai cucinando troppe allo stesso momento! Troppe! Girale... girale subito, muoviti! Abbiamo bisogno di più olio. Maledizione! Dove possiamo trovare più olio? 
Attenta! Le uova si sbattono! Attenta!Attenta!!! Non mi ascolti mai quando cucini, mai! Attenta ora!
Girale... girale adesso. Adesso, Rapida! Ma sei pazza? Hai perso la testa? Non ti dimenticare di metterci il sale.
Sai che ti dimentichi sempre di mettere il sale. Usa il sale. Usa il sale, accidenti! Il saaaleee!!! "
La moglie lo guarda inebetita e sorpresa:
"Ma... che ti succede? Credi forse che io non sia capace di friggere un paio di uova?"
Il marito sorride e risponde con calma:
"No, no, volevo solo mostrarti come ci si sente quando guido l'auto con te vicino..."

peleto con l'aureola collo grasso occhietti con spracciglia a v inversa due grossi solchi vanno dal naso ai vertici della bocca segnando le guanciotte

Lino Banfi

Nome d’arte di Pasquale Zagaria (Andria, 9 luglio 1936)
Attore, comico, conduttore televisivo, scrittore, cantante, sceneggiatore, doppiatore e ambasciatore dell’UNICEF italiano.
Girava una bufala in internet sulla sua morte e lui "io mi gratto".

Aforismi di Oronzo Canà e Rodolfo Calabrone (Lino Banfi) 

  • Mia moglie ha fatto un concorso alle poste, ma non l'hanno presa...non era raccomandeta!
  • Ma tu fai il procuratore o il commerciante di culi? No, tanto per sapere...
  • Certo che tu metti un’allegria! Ti chiami Crisantemi, ti ho comprato ai primi di novembre, cerca di non gufare continuamente!!!
  • E ti pareva che non mi doveva andare bene a me? Mi dovevano scambiare pure per ricchione! A me che mi chiamavano lo stantuffo del tavoliere!
    (Vieni Avanti Cretino)
  • Fermati, no te lo devo dire... Ce l'ho sulla punta dei polmoni! Io ti odio a te! Hai capito?!? È un fatto di pelle.
    - In senso epidermico?
    - No! Di pelle! Di rottura di pelle! M'hai rotto le pelle va bene?!
    (Occhio Malocchio Prezzemolo E Finocchio)
  • Ho ho scoperto che tu non sei né figlio d'emigrante, né figlio di preta pura, tu sei proprio figlio di puttena!
    (L'Allenatore Nel Pallone)
  • Sarò muto come un pesce... che si è operato alle corde vocheli.
    (L'Allenatore Nel Pallone)
  • Marcolino: Zio Lino! Zio Lino! Di che sesso sono le tartarughe?
    - Lino: Che hai detto? Non ho afferreto!
    - Marcolino: Di che sesso sono le tartarughe?
    - Lino: Che cazz... che ne so io? Non c'hanno sesso! Sono ricchioni! Va bene?
    Lino (Lino Banfi), Marcolino (Andrea Ciccolella) dal film "Al bar dello sport" di Francesco Massaro
  • Pervertito, depravato, lascivo, lubrico...
    - Monica, non ti riconosco più!
    - Strunzo!
    - Eh, adesso ti riconosco... 
    Rodolfo Calabrone (Lino Banfi) dal film "La ripetente fa l'occhietto al preside" di Mariano Laurenti

Chance

Francese - Pronuncia: sciòns.

Possibilità, opportunità, occasione, sorte (buona o cattiva); possibilità di riuscita, di vittoria: questa è la mia ultima chance; il cavallo n. 5 ha poche chance per arrivare primo.

Recèsso

Dal latino: recessus-us, derivato dal participio passato di 'recedere'

  • Luogo dove ci si ritira per trovare riposo e solitudine, e, più genericamente, luogo solitario, nascosto, recondito, per lo più angusto: il parco della villa è pieno di freschi e ombrosi recessi.
  • In anatomia, umana e comparata, il termine è usato per indicare depressioni, fossette, cavità a fondo cieco o formazioni simili, di natura ossea, connettivale o sierosa.
  • In meccanica, cavità interna nascosta di un organo la cui superficie è accessibile solamente con una disposizione particolare dell’utensile. La locuzione in recesso è usata per indicare la fase finale del contatto tra una coppia di denti di un ingranaggio.
  • In diritto civile, atto con il quale un contraente si libera dai vincoli contrattuali da lui assunti, attraverso la sola dichiarazione di volontà: può essere convenzionale, quando è previsto dal contratto stesso in una sua clausola o legale, quando è direttamente previsto dalla legge.
  • Nel diritto del lavoro, il recesso del lavoratore (o dimissioni) dal contratto di lavoro è generalmente sempre libero, mentre il recesso del datore di lavoro (o licenziamento) nelle aziende è sottoposto dalla legge a vincoli particolari.
  • In diritto internazionale, la dichiarazione, da parte di uno degli stati contraenti, di non volere più essere partecipe di un trattato plurilaterale (che però resta in vigore per gli altri stati). 
  • Sinonimi:(letterale) luogo nascosto, nacondiglio, rifugio, riparo, angolo; (dell'animo) parte più profonda; (anatomìa) cavità; (diritto) atto di rinuncia.

Nome strano del cagnolino

"Salve, che bel cagnolino! Come si chiama?"
"Si chiama stop!"
"Che nome bizzarro! E come mai lo ha chiamato così?
"L'ho preso al canile...mi hanno detto che era un incrocio!"

Genova.
Sono le tre di notte. Un uomo sente bussare alla porta di casa; si affaccia alla finestra:
"Chi è, che vuole a quest'ora?"
"Mi scusi tanto, sono il farmacista. Stasera nel darle le pastiglie di aspirina ho sbagliato e le ho dato quelle della stricnina!"
" C'e' differenza?"
" Sì, tre euro e cinquanta..."

Tito Maccio Plauto

Tito Maccio Plauto

(Sarsina, tra il 255 e il 250 a.C. – 184 a.C.)
Commediografo romano.
(da Miles gloriosus, 741-742)

Nam hospes nullus tam in amici hospitium devorti potest | quin, ubi triduom continuom fuerit, iam odiosus siet.

Non c'è ospite tanto gradito che non diventi scomodo dopo tre giorni.

Laboratorio officinale

Officinale

Dal latino: officìna = laboratorio; più tardi: laboratorio farmaceutico/laboratorio chimico.

Che si produce in farmacia o è destinato alla farmacia.
Il termine è usato soltanto nelle seguenti locuzioni: piante officinali (o piante medicinali), le piante (per es., altea, assenzio, belladonna, camomilla, digitale, genziana, stramonio, valeriana, ecc.) dotate di proprietà terapeutiche e, per tali proprietà, utilizzate anche nell’industria farmaceutica; droga officinale, la parte della pianta officinale (corteccia, radice, bulbo, foglie, semi, ecc.) contenente i principi attivi, e, talvolta, anche la sostanza che se ne ricava (per es., l’oppio del papavero).
Farmaci o preparati officinali, i medicamenti e le preparazioni (estratti, tinture, ecc.) confezionati, per lo più con sostanze vegetali, in farmacia sulla base di formule fisse; tali preparati, che costituivano un tempo l’unica base terapeutica, e sono stati successivamente quasi del tutto sostituiti dai prodotti di sintesi, sono oggi nuovamente diffusi per l’affermarsi della fitoterapia, cui si riconoscono proprietà di maggiore compatibilità con l’equilibrio complessivo dell’organismo umano, e che pertanto in alcuni casi può positivamente affiancare, e talora sostituire, la somministrazione di farmaci di sintesi.
Sinonimi: farmaceutico.

Switch

Inglese - Pronuncia: suìc(e) = «interruttore, deviatore, scambio [ferroviario]» 

  • Nel linguaggio finanziario internazionale: 
    - Termine con cui si indicano operazioni di scambio e negoziazioni di divise o di merci (per es., vendita di azioni di una società appartenente a un determinato settore per acquistarne da società operanti in altri settori), operazioni che avvengono attraverso un arbitraggio. 
    - Passaggio da un fondo d’investimento a un altro da parte di un risparmiatore, per ragioni di comodità e di reddito. 
  • In elettronica, e particolarmente in informatica, denominazione generica di un interruttore o di un commutatore all’interno di un circuito. Sempre in informatica, designa anche l’istruzione che consente, all’interno di un programma, di eseguire o meno un sottoprogramma.

Ettore PetroliniEttore Petrolini

(Roma, 13 gennaio 1884 – 29 giugno 1936)
Attore e drammaturgo italiano, specializzato nel genere comico.

Mia madre aveva il senso dell’economia sviluppato fino alla genialità: figuratevi, io mi chiamo Gastone. Ebbene, lei mi chiamava semplicemente Tone... per risparmiare il gas...
Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.
Leggo anche dei libri, molti libri: ma ci imparo meno che dalla vita. Un solo libro mi ha molto insegnato: il vocabolario. Oh, il vocabolario, lo adoro. Ma adoro anche la strada, ben più meraviglioso vocabolario.

Antonio incontra il suo amico Giuseppe e vedendolo arrabbiato non riesce a resistere alla curiosità e domanda:
"Giuseppe, ma che ti è successo?"
"Niente. Ho scoperto che mio cugino è un grandissimo asino!"
"Non esagerare. Che cosa avrà fatto mai?"
"Lui, niente! Però si è fatto svuotare il negozio dai ladri!"
"E va beh, non è mica colpa sua, anzi poverino!"
"Poverino un cavolo. Scusa, per avere un negozio di antifurti..."

donna stupita che ride

Un giovane avvocato al suo primo processo rappresenta un allevatore di maiali

Ha citato in giudizio le ferrovie dello stato. Alla fine del processo era evidente che la colpa ricadeva sul  Ministero dei Trasporti.
Per dimostrare al cliente la sua bravura e per ribadire ai giurati l'entità della catastrofe,  l'avvocato con voce tuonante:
"24 maiali, signori, esattamente il doppio di quelli che siedono ora sul banco dei giurati"

 

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